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Sant’Agata Militello, attivate tutte le procedure per la limitazione dell’eventuale contagio da Covid-19

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E’ quindi arrivato anche in provincia Messina – a Sant’Agata Militello – il primo caso di Covid-19 sebbene bisogni aspettare l’esito delle controanalisi disposte dall’Asp di Messina e che sono in esecuzione presso l’ospedale Papardo.

Il Coronavirus tanto temuto ed esorcizzato ha fatto la sua comparsa nella cittadina tirrenica (che non è considerata un focolaio essendo il virus arrivato da fuori), purtroppo, a causa del contagio di un santagatese avvenuto a Roma dove un uomo di cinquant’anni, vigile del fuoco, avrebbe avuto contatti con altri colleghi già in incubazione.
Il paziente “zero” della provincia peloritana, è giunto a Sant’Agata da Roma lo scorso fine settimana, non accusando febbre e tosse ma aveva deciso di isolarsi autonomamente informando le autorità locali. Anche la moglie, che ha un’attività commerciale a Sant’Agata Militello – dimostrando grande senso civico – già dal rientro del marito aveva deciso di non aprire il proprio negozio in attesa degli sviluppi della vicenda.

Venerdì mattina, come riportato anche da anni60news.com, il cinquantenne è stato sottoposto ai tamponi previsti dal protocollo sanitario presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, dove si trova attualmente ricoverato, ma da dove potrebbe essere trasferito già nelle prossime ore.
Le sue condizioni di salute sono stabili e non destano, al momento, particolare attenzione.
Anche i componenti del suo nucleo familiare stanno bene e non presentano sintomi. Come da prassi, anche i congiunti saranno comunque sottoposti a tampone.
Al momento non risulta necessario adottare ulteriori misure rispetto a quelle già precedentemente adottate su scala nazionale nell’ambito del Dpcm.

Fonti non ufficiali interne all’ospedale di Sant’Agata Militello, hanno fatto trapelare che sabato scorso il cinquantenne – che ancora non sapeva di essere positivo al virus – si è recato al pronto soccorso cittadino per sottoporsi a visita medica; non è noto sapere se l’uomo avesse notato un aggravamento delle sue condizioni tale da giustificare il suo accesso presso il nosocomio locale.
Il personale sanitario che era in servizio in quelle ore, adesso potrebbe quindi essere sottoposto al tampone per scongiurare il pericolo di avvenuto contagio. Sembra si tratti di circa una dozzina di persone che sarebbero state presenti in quei momenti in cui pare che fosse in corso anche il cambio turno.

Nelle scorse ore, inoltre, si è svolta una primissima riunione tra i vertici dell’Asp e le autorità cittadine per fare il punto anche su questo aspetto che, se confermato, preoccuperebbe non poco l’intera comunità.

Il primo cittadino santagatese Bruno Mancuso, segue con grande attenzione l’evolversi della vicenda, informando costantemente anche la prefettura di Messina.
“E’ chiaro che questo evento ci impone di attuare con attenzione ancor maggiore le disposizioni ministeriali”, dice Mancuso, “per cui faccio appello al senso civico ed alla responsabilità di tutti i cittadini, affinché vengano osservate scrupolosamente le disposizioni sanitarie a livello nazionale”.