Il presidente della Regione Musumeci si era opposto facendo appello al presidente del consiglio Conte, in un contesto di allarme vista l’emergenza coronavirus non è opportuno, secondo il governatore, fare sbarcare altri 194 migranti in Sicilia. Il governo di Roma ha però respinto la proposta, le direttive sono chiare: la Sea Watch 3 sbarca a Messina ed i migranti verranno poi sottoposti ad isolamento nella caserma Gasparro Bisconte.
Tuttavia, le autorità sanitarie non hanno dichiarato adeguato l’hotspot, “sono emerse rilevanti criticità sotto il profilo igienico-sanitario, in merito all’accoglienza di nuovi migranti”, ha dichiarato Musumeci in una lettera inviata al premier Conte.
Nella missiva indirizzata a Palazzo Chigi, il governatore siciliano rilevava che “il Centro di primo soccorso ed identificazione, destinato per legge ad una permanenza breve limitata alla identificazione dei migranti, appare strutturalmente incompatibile con l’esigenza del prolungato regime di isolamento a cui dovrebbero essere sottoposti i cittadini non comunitari in arrivo”. Musumeci ha esortato nuovamente il presidente del Consiglio dei ministri “a condividere il senso di responsabilità nei confronti della Comunità dei siciliani, anche in ragione dell’emergenza nazionale che sta impegnando tutte le nostre strutture sanitarie nella complessa azione di contrasto alla epidemia Covid-19”. Ma Roma è rimasta ferma sulle sue posizioni, la Sea Watch è già nel porto di Messina. Adesso saranno attuate le necessarie procedure di contenimento, gli accertamenti per verificare la presenza di persone con la febbre sono già in corso sull’imbarcazione grazie al lavoro del personale protetto dalle mascherine.
“È una decisione grave che non rispetta la dignità dei migranti e le preoccupazioni dei siciliani – chiosa comunque Musumeci – Sarebbe stato più umano indirizzare la nave in un porto attrezzato e in un territorio lontano dalla emergenza sanitaria. Ne prendiamo atto”.