L’hashish ritrovato dall’inizio di gennaio sulle spiagge siciliane agrigentine, messinesi e trapanesi (gli ultimi 4 kg sono stati trovati lunedì a San Leone) potrebbe essere caduto da un natante naufragato a largo di Trapani. Da quel punto, le correnti potrebbero essere riuscite a trascinare a Nord e a Sud gli scatoloni che, verosimilmente, erano stati creati per galleggiare. E’ questa l’ipotesi investigativa – secondo quanto filtra dalla Procura di Agrigento – sulla quale investigatori e inquirenti stanno lavorando. L’ipotesi del naufragio a largo di Trapani coincide con l’ipotesi di una nave “madre” straniera – tipo un peschereccio o barca a vela – che consegnerebbe, in quello che è un traffico internazionale di stupefacenti, gli scatoloni ricolmi di “roba” a corrieri locali che arrivano sulle coordinate concordate con motoscafi veloci. Finora sono stati trovati 170 kg di hashish suddiviso in panetti nelle spiagge di Marsala, Castelvetrano, Capo d’Orlando e San Leone di Agrigento. La droga ritrovata viene messa in collegamento da varie procure che indagano al ritrovamento di 3 sub morti a Cefalù, Castel di Tusa e Termini Imerese.