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Sant’Angelo: chiesto lo stato di calamità a causa dei ghiri

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Il Comune di Sant’Angelo di Brolo, guidato dal Sindaco Francesco Paolo Cortolillo, ha chiesto che gli venga riconosciuto lo stato di calamità naturale e lo stato di emergenza a causa della consistente presenza di ghiri che mettono a dura prova i produttori del settore corilicolo minando la produzione dell’intero territorio. Il problema riguarda non solo Sant’Angelo ma l’intero comprensorio dei Nebrodi che fa della nocciola una dei principali protagonisti della produzione locale. In questi anni, a quanto pare, la crescita esponenziale e la diffusione di colonie di ghiri ha determinato una progressiva perdita di produzione, arrivando nel 2019, alla totale perdita del raccolto. Così l’intero comparto è in ginocchio: infatti, a causa della minima produzion, anche l’occupazione è in determinante calo.
Pertanto, l’amministrazione comunale di Sant’Angelo di Brolo data la condizione di estrema gravità ha deciso di adottare misure, non più differibili, che possano assicurare alle famiglie dei produttori un giusto aiuto. Il primo cittadino ha, dunque, adottato una deliberazione che punta al riconoscimento dello stato di calamità naturale. Una copia del documento è stata anche inoltrata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale dell’Agricoltura e della Pesca Mediterranea, all’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura per la perimetrazione di tutte le aree interessate dal fenomeno ed al Prefetto di Messina.