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“Olio Fest & Food Città di Sant’Agata di Militello”, un convegno al Castello Gallego

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Un convegno sulla “Cultivar Santagatese”, sarà il tema portante di un incontro, in programma mercoledì 18 dicembre alle 16.00, nella Sala dei Principi del Castello Gallego di Sant’Agata Militello.

L’evento “Olio Fest & Food Città di Sant’Agata di Militello – Alla scoperta della cultivar Santagatese”, organizzato dall’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello, si rivolge a tutti gli operatori del settore – i tour operator, i ristoratori, i proprietari delle strutture ricettive – in particolare gli agriturismi e le aziende agricole – le Istituzioni Scolastiche – affinché con la loro presenza partecipino attivamente per approfondire gli aspetti culturali-salutistici, ambientali, tecnici-colturali e di trasformazione dell’olio e rilanciare non solo un prodotto tipico della nostra terra, ma anche far sopravvivere le tradizioni agricole ed artigianali per incentivare tutte le attività riguardanti i molteplici usi del prezioso alimento, delle olive e di tutti i derivati di questa cultivar olea, sviluppando così possibili pacchetti turistici ed enogastronomici al fine di affrontare la destagionalizzazione creando nuove opportunità attrattive.

L’incontro, con protagonisti relatori dall’alto profilo scientifico e culturale servirà, inoltre, per poter raccogliere idee e proposte da pianificare strategicamente per il prossimo anno e calendarizzare l’evento nell’arco temporale che va dal 01 settembre al 30 novembre 2020.

Al termine dei lavori, sarà possibile accedere a una degustazione di prodotti tipici, in parte lavorati con l’olio derivato dalla Cultivar Santagatese.

La “cultivar olea” è una pianta autoctona diffusa nella costa del nord-est della Sicilia, in particolar modo nella provincia di Messina, sui monti Nebrodi.

Polo colturale di rilevante importanza per questa cultivar, è il comune di Sant’Agata Militello – da cui prende il nome – e il suo hinterland.

L’olivo Santagatese presenta un habitus con portamento assurgente, con vigoria e densità della chioma media. La stessa, con la sua forma, colore, ampiezza, dimensioni e con la disposizione spaziale rappresenta un primo tratto distintivo di questa cultivar.

Tra le caratteristiche morfologiche, in particolare, la foglia si presenta di forma ellittica, di lunghezza e larghezza non superiore ai 5 cm, con il colore della pagina superiore verde intenso e quello della pagina inferiore grigio chiaro. Il frutto, di pezzatura grossa, è di forma ellittica con base ed apice arrotondata e un peso medio-alto (variante da 4,3 fino a 1,4 g.).

Per quanto riguarda la fase di maturazione del frutto, è particolarmente interessante il cambiamento morfologico durante l’invaiatura; la progressione di quest’ultima avviene dall’apice della drupa verso la base fino a quando l’intero frutto assume una tonalità di colore violaceo. L’olio che si ricava dalla cultivar Santagatese presenta un fruttato leggero o medio-leggero con delle note al retro olfatto che variano dalla mandorla, al pomodoro con sensazioni gustative che variano dal dolce all’amaro giungendo financo al piccante.

Dal punto di vista nutrizionale e organolettico quest’olio si contraddistingue per un medio contenuto di acido oleico e linoleico con rilevante presenza di polifenoli totali.

La resa della cultivar Santagatese è alta, con costanza produttiva negli anni e un bassissimo indice di alternanza di produzione.

“L’invito alla manifestazione”, commenta il sindaco Bruno Mancuso, “è esteso a quanti vorranno partecipare”.