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La tragedia di Barcellona: si indaga per strage colposa

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La procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un’inchiesta per strage colposa per l’esplosione di un deposito di fuochi d’artificio che è costata la vita a cinque persone: Mohamed Taeher Mannai, 39 anni, saldatore tunisino in Italia da 10 anni, Giovanni Testaverde, 34 anni dipendente della ditta di fuochi pirotecnici, Fortunato Porcino, 36 anni, Vito Mazzeo, 23 anni e Venera Mazzeo, 71 anni, la moglie del titolare della fabbrica di fuochi d’artificio. Salvo il titolare della ditta, Vito Costa mentre sono rimasti feriti i figli Nino, che ha riportato gravi ustioni agli arti inferiori di secondo e terzo grado e trasferito al Centro Grandi Ustioni di Palermo, Bartolomeo di 37 anni, ricoverato all’ospedale Fogliani di Milazzo, e l’operaio Antonio Bagnato che lavorava per conto della ditta di infissi Bagnato di Milazzo.
Nella struttura “adibita a fabbrica di fuochi d’artificio” erano in corso dei lavori di manutenzione. “Adibita” perché, secondo le parole del procuratore Emanuele Crescenti, “non era nata per esserlo e i lavori si stavano facendo proprio per mettere le strutture in sicurezza”.  Sedici locali separati su cui incombeva l’obbligo della messa in sicurezza. “Per questo stava intervenendo la ditta esterna e gli operai stavano sistemando alcuni cancelli con delle saldature. L’esplosione – ha aggiunto il procuratore, “sarebbe dovuta a una poca attenzione” in questi lavori e “ha subito interessato alcuni locali con un effetto domino sugli altri”.
Il giorno dopo la tragedia prosegue la bonifica dell’area per la presenza di materiale inesploso da parte dei vigili del fuoco. All’origine della doppia esplosione ci sarebbero le scintille prodotte da una saldatrice utilizzata dagli operai. “Stiamo cercando di fare il punto della situazione che presenta diversi aspetti da chiarire” ha confermato il procuratore Crescenti. “Nella notte si è trattato soprattutto di lavorare per mettere in sicurezza il sito da parte dei vigili del fuoco e del Genio militare”, che presenta dei rischi per la presenza di materiale esplodente.