“Non siamo convinti della nomina di un commissario, avremmo voluto azioni concrete per la salvaguardia del punto nascita”. Così, Ivan Tripodi, Pippo Calapai e Mario Salvatore Macrì, rispettivamente segretario generale Uil Messina, segretario generale Uil-Fpl Messina e coordinatore provinciale Area medica, hanno espresso ancora un volta il loro disappunto per la vicenda legata alla sospensione dell’attività al punto nascita dell’Ospedale santagatese. Una nota è stata inviata all’assessore regionale alla Salute, e per conoscenza al presidente della Regione, al presidente della Commissione regionale Sanità, al Ministro della Salute e al presidente dell’Anca.
“La scrivente Organizzazione Sindacale, manifesta le proprie
preoccupazioni in merito alla inaspettata sospensione del Punto Nascita del PO
di S. Agata Militello avvenuta il 28 settembre u.s. per decisione del direttore
medico di presidio, perché da ciò, può derivarne, attraverso artifizi politici
la probabile definitiva chiusura.
Non ci convince la recente nomina di un “Commissario ad acta”, ci avrebbe,
invece, convinto l’avvio delle conseguenti azioni amministrative per la
salvaguardia del sopracitato Punto Nascita.
L’Accordo Stato Regioni e il D.A. n.2536 del 2 dicembre 2011: “Riordino e
razionalizzazione della rete dei punti nascita” avrebbero dovuto garantire
standard operativi, di sicurezza e tecnologici previsti nei punti nascita
pubblici e privati accreditati di I° livello, compreso i punti nascita
sottoposti a deroga rispetto al requisito minimo di 500 parti/anno, infatti “il
P.O. di Sant’Agata di Militello, nonostante al di sotto degli standard previsti
di 500 parti/anno viene mantenuto poiché dovrà accogliere anche i parti
provenienti dal punto nascita dismesso di Mistretta…”, a tal fine è stata
predisposta una “CHECKLIST PER LA VERIFICA DEGLI STANDARD PER LA
RIORGANIZZAZIONE DEI PUNTI NASCITA DI I LIVELLO E DEI PUNTI NASCITA IN DEROGA”.
La verifica semestrale di tali requisiti doveva essere garantita sia da parte
dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana che tramite ulteriori
accessi di verifica da parte del Ministero della Salute e dei Carabinieri del
NAS.
Ed allora,
Perché l’Assessore Regionale alla Salute, nel rispetto dell’Accordo Stato
Regioni e del D.A. n. 2536 del 2 dicembre 2011 non è intervenuto per monitorare
quanto previsto per il suo mantenimento?
Perché l’ASP di Messina nei piani di programmazione degli investimenti
tecnologici e strutturali non ha “degnato” delle giuste attenzioni il Punto
Nascita del PO di S. Agata Militello, escludendolo, di fatto, da ogni
intervento indispensabile per il suo adeguamento e mantenimento nel rispetto
della normativa prevista dal Comitato Nazionale del Percorso Nascita mentre,
invece, si è spesa tanto per il Punto Nascita del PO di Taormina?
Perché da circa 2 anni a questa parte, nonostante la T.I.N. (Terapia Intensiva
Neonatale) del P.O. di Taormina risulti chiusa per lavori di adeguamento, i
dirigenti medici neonatologi assegnati alla UTIN non sono stati temporaneamente
“comandati” presso il Punto Nascita del PO di S. Agata Militello dove invece
necessitavano?
Perché è stato ignorato il D.A. n. 2536 del 2 dicembre 2011: “Riordino e
razionalizzazione della rete dei punti nascita” che ha previsto espressamente:
“Il P.O. di Sant’Agata di Militello, nonostante al di sotto degli standard
previsti di 500 parti/anno viene mantenuto poiché dovrà accogliere anche i
parti provenienti dal punto nascita dismesso di Mistretta, fermo restando,
presso quest’ultimo, tutta l’attività relativa al percorso nascita che verrà in
ogni caso garantita con la sola esclusione dell’evento parto”?
A Quali rischi le future mamme dei comuni nebroidei di: Mistretta, Castel di
Lucio, Motta D’Affermo, Pettineo, Reitano, Tusa, Santo Stefano di Camastra, facenti
parte di “Area interna ultraperiferica”, andranno incontro, a causa della
chiusura del Punto Nascita di S. Agata Militello, per raggiugere il Punto
Nascita del PO di Patti distante circa 91 Km dal PO di Mistretta, e quasi la
metà del tragitto non autostradale, percorso non facile specialmente nel
periodo invernale dalla durata di oltre 75 minuti salvo imprevisti lungo il
tragitto?
Siamo completamente sbigottiti di tale atteggiamento negativo da parte del
management aziendale dell’ASP di Messina, non vorremo minimamente immaginare
che tale decisione di “distruggere” il Punto Nascita di S. Agata Militello già
intrapresa dal precedente Management, sia frutto non solo di decisioni
assessoriali ma anche derivanti da probabili conflitti d’interesse.
Al signor Ministro della Salute, che legge per conoscenza, si chiede di
conoscere l’esito dei controlli semestrali effettuati dal Ministero e dai NAS
per il Punto Nascita di S. Agata Militello; inoltre si chiede un urgente
intervento al fine del mantenimento del predetto Punto Nascita, in quanto
essenziale per tutte le donne dei comuni nebroidei della Valle dell’HALESA che
del territorio di S. Agata Militello, tutto ciò al fine di tutelare non solo le
donne gravide ma anche i nascituri.