L’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello ha deciso di impugnare davanti al Tar la decisione del Ministero dell’Interno con la quale non è stata approvata la delibera che ridetermina la pianta organica, contenente la stabilizzazione degli 88 “contrattisti” attualmente in servizio. La decisione, supportata da apposita deliberazione, è stata assunta a pochi giorni dalla scadenza dei termini, in quanto il Ministero non ha dato seguito all’istanza di riesame formulata lo scorso mese di agosto. I funzionari ministeriali, infatti, sostengono che il Comune di Sant’Agata Militello non può procedere alla stabilizzazione in quanto, avendo una massa debitoria per un importo di 6 milioni di euro, ed avendo fatto richiesta di accesso al fondo di rotazione per coprire sia pur parzialmente parte dei debiti, deve attenersi ai nuovi parametri stabiliti dal ministero riguardanti la pianta organica per cui Sant’Agata Militello, in base alla popolazione residente, non potrà avere più di 79 unità.
“La decisione della Cosfel, commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali in forza al Ministero dell’Interno, assunta lo scorso 7 agosto non tiene conto che la spesa necessaria per la stabilizzazione è a totale carico della Regione Siciliana e non comporta alcun onere per l’ente – afferma l’assessore al bilancio Antonio Scurria –. Pertanto, sulla scorta del convincimento di aver sempre adottato atti perfettamente legittimi e rispettosi dell’ordinamento finanziario e contabile, il ricorso al Giudice amministrativo è l’unico rimedio per la tutela degli interessi dell’ente e dei lavoratori”.