Sono oltre 40mila le raccomandate spedite agli utenti dei 33 comuni da Capo d’Orlando a Tusa che facevano parte dell’Ato 1 rifiuti, società ormai in liquidazione da 5 anni. L’Ato intima il pagamento di tariffe arretrate dal 2008 al 2013 facendo montare un vespaio di polemiche e malumori. In particolare, fa discutere la bolletta di quasi 824mila euro recapitata al Comune di Sant’Agata Militello e relativa alla tariffa di igiene ambientale per gli edifici comunali.
Non si è fatta attendere la replica dell’assessore al bilancio Antonio Scurria: “La vicenda rasenta il paradosso e voglio credere che si tratti solo di uno spiacevole errore – afferma l’assessore Scurria – E’ notorio che gli immobili comunali sono, per espressa previsione regolamentare, esentati dal pagamento della tariffa. Per tale ragione, se le fatture non verranno annullate direttamente dall’Ato, contesteremo le stesse in ogni sede consentita, a tutela degli interessi dell’ente. Se qualcuno pensa di chiudere i bilanci della società in liquidazione con siffatte discutibili azioni ha sbagliato di grosso”.
