I carabinieri del Nas hanno effettuato un controllo in tutta
Italia sulla commercializzazione di inchiostri e tinture usati per i
tatuaggi. Le analisi hanno rilevato la non conformità di 22 campioni
per presenza sopra i limiti di legge di sostanze, considerate
potenzialmente tossiche o cancerogene. Alla luce di questi risultati,
il ministero della Salute ha disposto un provvedimento relativo al
divieto di vendita e di utilizzo di tali prodotti.
Le attività di
controllo dei militari hanno interessato 117 aziende del settore,
come centri di tatuaggio, importatori, produttori e distributori
nazionali di pigmenti: i Nas hanno prelevato 100 campioni di
inchiostri, inviandoli ai laboratori per la ricerca di sostanze
chimiche pericolose come ammine aromatiche e idrocarburi policiclici
aromatici.
Le analisi sui campioni hanno rilevato la non
conformità di 22 campioni per presenza sopra i limiti di legge di
queste sostanze, considerate potenzialmente tossiche o cancerogene:
il ministero ha così emesso il divieto di vendita e l’obbligo di
rintracciare e informare i clienti che si sono sottoposti ai tatuaggi
in merito alla pericolosità dei prodotti.
Nel corso dei
controlli, i carabinieri hanno anche contestato 31 infrazioni
relative a mancanze di autorizzazione dei locali o degli attestati di
formazione degli operatori, carenze igieniche e strutturali delle
aree adibite all’applicazione del tatuaggio, conservazione di
prodotti privi di etichettatura o contenenti sostanze ed inchiostri
non idonei e privi delle necessarie garanzie di sicurezza,
sequestrando 248 confezioni di tinture e pigmenti.