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La Regione Siciliana con un miliardo di disavanzo in più

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Ammonta a circa 1 miliardo di euro il maggior disavanzo che la Regione siciliana deve gestire anche se la cifra è ancora al vaglio della Corte dei conti, che sta esaminando il rendiconto dell’anno scorso e su cui si dovrebbe esprimere entro la metà di ottobre. Stando a questi numeri, il governo potrebbe valutare il blocco della spesa da qui alla fine dell’anno. Il disavanzo, sulla base del decreto legislativo 118, va ripianato nell’esercizio corrente o nel triennio. Al momento, il disavanzo definitivo accertato della Regione siciliana è pari a 7,3 miliardi di euro, un miliardo in più rispetto a quello dell’anno scorso. Dei 7,3 mld, 6,286 miliardi sono già stati spalmati in gran parte nei bilanci dei prossimi trent’anni. Rimane un miliardo di euro, il governo Musumeci aspetta la pronuncia della Corte dei conti sulla parifica dell’ultimo rendiconto per stabilire come gestire questo ‘buco’.
“Non riproporremo più i collegati, pensavamo che un bilancio snello potesse essere una soluzione.
    Ma i collegati sono frutto del Parlamento e il governo per stile non interviene mai a commentare le sue proposte”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans sulla situazione finanziaria della Regione. “Perché fare terrorismo, a che serve? Forse ho fatto fin troppo il presidente istituzionale, sono cattolico ma ho due sole guance”. E’ lo sfogo del governatore della Sicilia in risposta alle critiche delle opposizioni. “Ho letto notizie improntate a terrorismo psicologico – ha detto Musumeci – La politica deve essere improntate a grande senso di responsabilità. Nei momenti di difficoltà la politica deve sapere offrire soluzioni e non tentare vergognose speculazioni.
    Stiamo portando avanti una sorta di operazione verità sui conti, e man mano che emerge qualcuno si preoccupa di minimizzare pensando di gettare il pallone dall’altra parte”.