Home Cronaca Croazia, morte Vinci: migliorano i bimbi, armatore e skipper respingono le accuse

Croazia, morte Vinci: migliorano i bimbi, armatore e skipper respingono le accuse

686

Sembrano migliorare le condizioni dei due fratellini di 11 e 4 anni intossicati dal monossido di carbonio sul caicco Atlantia che ha portato alla morte del manager santagatese Eugenio Vinci. I bambini sono ancora ricoverati nell’unità di terapia intensiva pediatrica del centro medico KBC di Spalato, ma i medici sembrano essere ottimisti circa una pronta ripresa. Intanto, il Sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso, la moglie e un’altra coppia di amici presenti sul caicco stanno facendo ritorno a casa. Mentre potrebbe rientrare in Italia lunedì prossimo, secondo fonti ufficiose, la salma del manager Vinci, già sottoposta all’autopsia che ne ha certificato la morte per intossicazione da monossido di carbonio. Continuano intanto a ritmi serrati le indagini delle autorità croate che punto a fare chiarezza sulle cause e le responsabilità che hanno trasformato una vacanza in barca in una tragedia. L’armatore e lo skipper del caicco Atlantia, dopo l’arresto avvenuto nella notte tra il 14 ed il 15 agosto, sono stati rilasciati ma su di loro pesa ancora l’accusa di avere installato nella sala macchine dell’imbarcazione un gruppo elettrogeno alimentato a benzina non abilitato per l’uso sulle navi, ma esclusivamente negli ambienti esterni. Proprio da quell’impianto, installato per risparmiare, si sarebbero sprigionati i gas tossici che, diffusi attraverso l’impianto di condizionamento, avrebbero causato l’intossicazione dei passeggeri e la morte di Vinci. Inoltre parrebbe che la barca non fosse in possesso delle necessarie licenze atte alla navigazione. Continuano pertanto le indagini, nonostante armatore e skipper respingano le accuse a loro carico.