Home Eventi e Cultura Dall’11 al 14 agosto ritorna a Milazzo il Mish Mash Festival

Dall’11 al 14 agosto ritorna a Milazzo il Mish Mash Festival

472

Anche quest’anno il Castello di Milazzo ospiterà uno degli eventi più attesi dell’estate: il “Mish Mash Festival” giunto alla quarta edizione. L’evento, organizzato dall’associazione culturale Mosaico con la compartecipazione ed il supporto dell’Assessorato ai Beni culturali del Comune vuole essere un momento di arricchimento culturale e sociale oltre che di rivitalizzazione del tessuto economico e turistico della città.
Dall’11 al 14 agosto migliaia di giovani parteciperanno a quello che viene ritenuto uno tra i festival più interessanti in Sicilia, e del Sud in generale, capace di unire l’esperienza musicale con la valorizzazione del patrimonio storico, paesaggistico e culturale di Milazzo. 

Il pubblico potrà assistere ai concerti live di artisti di grande rilievo all’interno del panorama musicale moderno, come Nitro, uno tra i rapper nazionali più apprezzati anche all’estero; Nada, vincitrice di Sanremo nel 1971, tornata alla ribalta con i suoi ultimi brani che hanno riscosso grande successo anche oltre oceano; ed ancora i “Pinguini Tattici Nucleari” che, insieme agli “Eugenio In Via Di Gioia” hanno fatto ballare tutti romani al concerto del Primo Maggio; e ancora Tropea, Rovere e molti altri. 

Ma l’edizione 2019 ha anche altre novità come la “Ferragosto Eve”, che si terrà il 14 Agosto, portando a quattro le giornate dedicate alla manifestazione. Inoltre sarà possibile accedere ad alcune zone del Castello fino ad ora inutilizzate. 

Confermato anche per questa quarta edizione il Welcome Day, la serata di benvenuto dell’11 Agosto, aperta a tutti e con ingresso gratuito. 

Lo scorso anno il Mish Mash Festival ha registrato – secondo le stime degli organizzatori – ben 8.054 presenze, offrendo ben due punti per le esibizioni musicali, second stage, Island Original stage e Main Stage, dove si sono esibiti numerosi artisti accompagnati, durante le loro performance, dai visual mapping di Aurelio Calamuneri.