É stato arrestato nel pomeriggio di ieri Francesco Saporito, il 30enne di Messina che nella notte tra lunedì e martedì ha aggredito a Santa Teresa di Riva il giovane Gianluca Trimarchi. I carabinieri del Comando provinciale di Messina hanno eseguito nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica, con l’accusa di lesioni personali gravissime con l’aggravante di aver agito per motivi abbietti e futili, reato che prevede pene da sei a dodici anni.
La misura cautelare eseguita costituisce l’epilogo della rapidissima attività investigativa, avviata in seguito al gravissimo episodio verificatosi la notte del 23 luglio, quando il giovane Gianluca Trimarchi, intento a trascorrere la serata insieme ad un amico in piazza Antonio Stracuzzi a S. Teresa, è stato aggredito da Francesco Saporito, che era uscito dal lido-discoteca “Mamma Mia” dopo aver passato lì la serata, con un pugno che lo ha fatto cadere a terra causandogli delle gravissime lesioni tali da porlo in pericolo di vita e in stato di coma farmacologico.
Le indagini esperite nell’immediatezza hanno consentito di ricostruire la dinamica di quanto accaduto, accertando le responsabilità di Saporito quale autore dell’aggressione ai danni di Trimarchi e appurando contestualmente non solo che il colpo inferto alla vittima abbia attinto una zona vitale del corpo ma anche che, vista la forza con cui è stato impresso, è stato sferrato da un soggetto in possesso di conoscenza e pratica delle arti marziali. Saporito, anziché fermarsi per prestare soccorso alla vittima, è andato via. In particolare gli elementi acquisiti, a seguito dell’attività investigativa svolta dai carabinieri, hanno consentito di ritenere, al di là di ogni ragionevole dubbio, che il 30enne messinese, incensurato, sia l’autore dell’aggressione al giovane di Roccalumera, e come si evince dal provvedimento cautelare, “la sussistenza di gravissimi indizi di reaità per le lesioni gravissime inferte alla vittima la cui vita è stata concretamente messa in pericolo”. Di certo, allo stato, tenuto conto della zona vitale attinta dal colpo, della evidente forza utilizzata per fare cadere il giovane a terra e fargli sbattere violentemente la testa, delle conseguenze riportate e dei danni irreversibili provocati, al punto che Trimarchi versa tuttora in imminente pericolo di vita, la gravità del fatto, le modalità dell’allarmante condotta denota, a carico di Francesco Saporito, una pericolosità sociale fuori dal comune. Lo stesso, senza alcuna plausibile spiegazione, ha colpito con estrema violenza uno sconosciuto, pur sapendo, visto che è istruttore di arti marziali, gli effetti dirompenti che la sua azione avrebbe potuto comportare sulla vittima. Altrettanto allarmante è stato il dato che l’aggressore, anziché fermarsi e prestare soccorso alla vittima, si sia allontanato preoccupato di fornire, nell’immediatezza, una versione dei fatti di comodo per allontanare da sé ogni sospetto, riferendo di essere stato aggredito e nascondendo ai carabinieri il gesto compiuto.
Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato condotto nel carcere di Messina Gazzi. Con l’arresto del responsabile dell’aggressione si pone fine ad una vicenda che, grazie alle indagini dei carabinieri, ha consentito la cattura del responsabile. In tutto ciò è importante evidenziare la rapida risposta dello Stato e, nella fattispecie, dell’Autorità giudiziaria di Messina, rispetto alla gravissima aggressione accaduta.