Home Attualita' Patti: la tradizione di Santa Febronia continua. L’intervista a Daniele Greco.

Patti: la tradizione di Santa Febronia continua. L’intervista a Daniele Greco.

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Nel solco di un’importante e duratura tradizione, Patti ha ancora una volta ricordato la propria concittadina Febronia, la Santa Patrona della Città. Lo ha fatto nel giorno della ricorrenza ufficiale, il 5 luglio; i festeggiamenti cittadini “maggiori”, però, si terranno, come sempre, nell’ultima domenica di luglio. Le celebrazioni sono state caratterizzate, oltre che dai momenti liturgici, dall’iniziativa “Una rosa per Santa Febronia” e dalla suggestiva processione lungo le vie del centro storico, fino al quartiere Pollini ed alla cripta annessa alla chiesa di Santa Fibruniedda, situata nel luogo in cui quest’ultima è nata e cresciuta. Uno dei fedeli pattesi più affezionati alla Patrona, Daniele Greco, è anche il promotore dei festeggiamenti del 5 luglio, insieme al comitato. Proprio a Daniele Greco abbiamo rivolto alcune domande su questa significativa tradizione.

Ancora una volta la tradizione si rinnova. Qual è il significato di celebrare Santa Febronia il 5 luglio?

Il significato è semplice: è il 5 luglio il giorno in cui Santa Febronia o, potremmo dire, la ragazza Febronia è stata uccisa dal padre nell’odierna frazione di Patti, Mongiove. Se ne ricorda il martirio e, appunto, è questo il giorno più importante. Lo spostamento dei festeggiamenti all’ultima domenica di luglio trova ragione nella possibilità di permettere agli emigranti di poter rientrare in occasione della festa e di parteciparvi, in un periodo per loro più favorevole.

Lo spirito con cui si partecipa alle celebrazioni del 5 luglio è diverso da quello che accompagna i più ampi festeggiamenti dell’ultima domenica del mese?

Si, a mio avviso lo spirito è completamente diverso. Chiaramente, la celebrazione dell’ultima domenica di luglio è più solenne e si dà alla figura della Santa l’importanza che merita. La processione del 5 luglio, però, è quella a cui partecipano i fedeli, cioè chi veramente crede nella pattese Febronia. Alcuni non sono presenti per i vari impegni lavorativi o personali, ma credo che un’ora per la Patrona si possa anche trovare.

La tradizione ed i riti collegati sono destinati a proseguire oppure c’è il rischio di un loro affievolimento?

Non credo che ci sia un serio rischio; la tradizione si è affievolita per un paio di anni, per vari motivi; eppure, non si è mai persa. Ricordo sempre che questa figura esiste da 1700 anni e da più di 300 anni è ufficialmente la Patrona di Patti; i fedeli che credono in Santa Febronia ci sono sempre. Ma io batto sempre su un altro punto: stiamo parlando di una figura, oltre che caratterizzata da santità, che possiamo definire illustre, che dà lustro ed onore a Patti. Per questa ragione, mi sento di invitare tutti i cittadini, per un momento di comunione; chi per pregare, chi per chiedere qualcosa, chi semplicemente per stare insieme. Spero che siano anche i giovani a volere questo, per una concittadina che, ancora oggi, brilla dopo ben 1700 anni.

Benito Bisagni