Galati Mamertino in festa per la celebrazione dei primi cento anni di vita della signora Antonina Rosa Carcione. Nonna Rosina, così come viene affettuosamente chiamata dai suoi concittadini, è nata il 12 giugno del 1919 esattamente nella stessa casa in cui ancora abita, assistita amorevolmente da alcuni dei suoi tanti nipoti che hanno voluto fortemente festeggiare la loro congiunta con un evento che ha coinvolto tutta la comunità galatese. Nonna Rosina non si è mai sposata e ha svolto l’attività di sarta per moltissimi anni. Fino all’età di novant’anni, ci dice il nipote Basilio Emanuele, ha vissuto da sola in casa in piena autonomia e ancora oggi, si diletta in cucina e non disdegna la compagnia di parenti e amici o una serata davanti la tv. Il sindaco della città Nino Baglio ha voluto sottolineare, in particolare, la presenza di più di centenario in paese “segno”, ha detto, “che la nostra città grazie al nostro modo di vivere ha segnato un passo importante nella qualità della vita”. Il primo cittadino ha anche rivolto un invito a quanti volessero scegliere Galati quale propria dimora per la vita, contrastando così il grave spopolamento che in questi anni ha fortemente depauperato le presenze, soprattutto nei piccoli centri montani. Presente ai festeggiamenti anche l’assessore Flavia Truglio e il vice sindaco Vincenzo Amadore che ha raccontato le fasi organizzative della festa, annunciando la preparazione di una bella torta in onore della nonna Rosina commentando la grande emozione che si è respirata in paese in vista del ragguardevole obiettivo di vita raggiunto. Il programma della festa si è aperto con una visita a casa della signora da parte di numerosi cittadini, parenti e dell’amministrazione comunale. Successivamente, il corpo bandistico cittadino ha accompagnato, suonando in suo onore, nonna Rosina in chiesa – tragitto che lei ha deciso di compiere rigorosamente a piedi – dove il parroco Don Vincenzo Rigamo, ha celebrato una Santa Messa ricordando l’importanza degli anziani nella vita dei giovani, i quali devono essere felici di diventare custodi delle tradizioni e del memoria di una collettività. Dopo la messa, via ai festeggiamenti nel salone parrocchiale con musica, foto e sorrisi intorno alla grande torta in onore del secolo di vita compiuto da un’emozionata Nonna Rosina alla quale è stata inoltre consegnata una targa ricordo da parte del comune, in segno di gratitudine e riconoscenza