Nel duello a distanza con Sassari dell’ex Pozzecco, arrivato nella semifinale scudettto grazie a 19 successi di fila, coppa compresa, l’Orlandina basket ha accorciato le distanze piazzando di forza la vittoria numero 18, tutte in A2, con la voglia di eguagliare il record societario che tra i professionisti è della squadra schiacciasassi del 2004-2005 che sempre nella seconda serie italiana chiuse l’annata a quota 22, trionfando anche nella Coppa Italia di categoria. Al rullo compressore di Marco Sodini per riuscire nell’impresa non resta che vincere gara3 giovedi sera dalle 20.30 a Bergamo e poi fare il filotto anche nella pronosticata finale contro Treviso (o Treviglio). Facile a scriversi, difficilissimo a realizzarsi anche se l’assoluta fiducia e l’autostima, abbinate a tecnica e carattere, stanno rendendo il cammino dei paladini decisamente travolgente. Insomma l’immediato ritorno in serie A è tutt’altro che utopia ed è di ieri la notizia che la somma da versare per l’iscrizione al campionato 2019-20 scende da 600 a 500.000 euro visto che l’ultima assemblea di Lega Basket del 9 maggio ha parificato a 250.000 euro l’importo della fidejussione anche per le neopromosse (in precedenza erano 350.000 più 250.000 di quota di accesso a LBA). Nell’attesa di sapere come finira’ l’esaltante annata, ecco le parole di coach Marco Sodini nel post gara vinta su Bergamo: «Sono molto contento di essere 2-0 nella serie, perché non è per niente scontato. Abbiamo avuto superficialità per colpa di una buonissima partenza, che ha fatto pensare a chi era in campo che era troppo facile. Io penso che la nostra Serie A passi da Mobio, Laganà, Mei, Murabito, Neri, Galipò… Si pensa che debba passare da Triche e Parks, ma non è così in realtà. La promozione dipende da altri fattori, come ad esempio mantenere un certo livello di intensità e di gioco quando cominciano le rotazioni. E’ una cosa che non sta succedendo e dobbiamo migliorare. Bisogna dire che comunque nel secondo tempo i ragazzi hanno risposto bene. Non possiamo far finta che non speculiamo sul fatto che non giochi Taylor, io mi aspettavo una gran partita di Roderick e l’ha fatta, perché è un campione, anche se Parks nel secondo tempo è riuscito a contenerlo. Invito tutti a guardare il secondo tempo difensivo di Simone Bellan, un vero e proprio clinic. Ci sono delle situazioni che dobbiamo imparare a gestire meglio. Dobbiamo imparare a gestire le situazioni senza innervosirci per dei fischi che secondo me erano corretti. Questa è stata una partita punto a punto, maschia, combattuta. Noi dobbiamo giocare a pallacanestro, se il metro dice che quel tipo di contatto non è ammesso, dobbiamo essere bravi a gestirlo. Siamo a 37 partite giocate e devono capire, i vari Mobio, Laganà ect, che è importantissimo quello che loro fanno. È importante che loro siano sempre concentrati e al massimo. Noi abbiamo grande facilità di gioco se ci lasciano giocare. Dobbiamo imparare a giocare quando gli altri ci mettono le mani addosso, e dobbiamo farlo oggi. Bruttini non sbaglia mai una scelta, semmai sbaglia un tiro, ma non una scelta. Io Capo d’Orlando me la ricordavo così, il pubblico orlandino me lo ricordavo così. Ci hanno trascinato per tutto l’incontro. C’è anche da dire che noi non perdiamo dal 31 gennaio, cos’altro dovevano fare questi ragazzi per avere il sostegno del pubblico? Hanno fatto tutto il possibile e sono felice che il pubblico abbia risposto in questa maniera, per noi è meraviglioso giocare in un’atmosfera del genere».