Home In primo piano Spadafora, il Sindaco Venuto contro Cannuli: “Voleva fare il vicesindaco”

Spadafora, il Sindaco Venuto contro Cannuli: “Voleva fare il vicesindaco”

1638

A distanza di 48 ore dal terremoto politico innescato da una nota a firma dell’assessore Giuseppe Cannuli, degli esperti Pietro Campagna e Rosalba Gangemi che hanno rassegnato le proprie dimissioni e del consigliere di maggioranza Pippo Di Mento che ha preso le distanze dalla compagine in cui era risultato il primo degli eletti, arriva, attraverso una lettera aperta agli spadaforesi, la dura replica del sindaco Tania Venuto.
«Esprimo delusione ed amarezza per l’azione sleale commessa da persone che avevo sottovalutato e considerato meritevoli della mia fiducia», si legge nel documento.
La Venuto si sofferma in primis sulla nomina degli esperti. «La nomina di esperto -precisa- non è di natura politica, ma fondata sulla fiducia e sull’oggettiva professionalità dell’incaricato, per cui colpisce che Campagna e Gangemi abbiano sottoscritto un documento di protesta “politica” unitamente ad assessore e consigliere. Mi chiedo sulla base di quale legge gli esperti del sindaco contestino l’operato politico dello stesso».
Passo successivo l’affondo nei confronti dell’assessore Cannuli e del consigliere Pippo Di Mento, ai quali il primo cittadino non riserva sconti e rivolge duri attacchi ed accuse. «La vera ragione delle dimissioni consiste nella sua mancata nomina a vicesindaco, ambita, più che da lui, dal suo consigliere di “riferimento” Pippo Di Mento, il quale caldeggiava la nomina di Cannuli a vicesindaco per poi subentrargli facendolo dimettere. Questa non è politica -tuona la Venuto rivolgendosi a Di Mento-, è bassezza, è sete di potere, è la reazione di chi aspira ad una poltrona e non la ottiene».
E ribadisce: «Le motivazioni apparenti delle dimissioni dell’assessore risiederebbero in un mio presunto e verticistico modo di governare, per avere nominato vicesindaco l’assessore Centorrino che, a detta dei dimissionari e del consigliere Di Mento, non rappresenta il rinnovamento, ma è chiaro che il vero fattore scatenante è la mancata nomina dell’assessore Cannuli a vicesindaco».
Infine, «vorrei sottolineare che avere fatto parte dell’amministrazione Pappalardo mi onora in quanto questa ha fatto molto per Spadafora. Governare nel segno della continuità vuol dire proseguire il lavoro per la crescita culturale, economica e sociale della comunità», chiarisce la Venuto. E non si è fatta attendere la replica del consigliere Di Mento: «La verità è che mi è stato chiesto se volessi fare il vicesindaco, ma non avrei potuto per miei impegni di lavoro e avevamo concordato che tale carica sarebbe stata riservata dal sindaco a Cannuli. Se avessi ambito ad essere vicesindaco avrei accettato. Mi auguro che si tratti di un incidente di percorso e che si ritorni ad essere coesi per il bene di Spadafora», ha precisato.