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Vita, architettura, viabilità e ponti della Sicilia provincia romana, convegno a Patti

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La viabilità e le opere strutturali permanenti risalenti al periodo dell’Impero romano in Sicilia e, in particolare, i ponti progettati e costruiti in tale epoca storica saranno l’oggetto di un convegno voluto ed organizzato dall’associazione culturale pattese “Club Amici di Salvatore Quasimodo”, in programma il prossimo 11 maggio, presso la Galleria Normanna della Cattedrale di Patti; alle ore 15 vi sarà l’esposizione di pannelli esplicativi ed alle 17 cominceranno i lavori. L’intento è quello di riportare alla luce un peculiare aspetto dell’architettura “importata” dai romani in Sicilia e non solo, in grado di mettere efficacemente in comunicazione tra loro i centri e le comunità del tempo. Ad intervenire saranno l’Arch. Giovanbattista Costantino, cultore dell’architettura dei ponti romani e Vice-Presidente del Club; l’Arch. Luigi Santagati, studioso della topografia antica di Sicilia, esperto del periodo bizantino/romano e membro della Società Nissena di Storia Patria; la Dott.ssa Shara Pirrotti, Dottoressa di ricerca in Storia medievale presso l’Università degli Studi di Messina. I tre relatori concentreranno i loro interventi, rispettivamente, su “i ponti sulla costa dei Nebrodi e dei sistemi e metodi costruttivi”, sulla “viabilità romana sulla dorsale nord della Sicilia ME/PA” e, infine, sulla “vita ed attività quotidiana nella Sicilia provincia romana”.

La presenza dei ponti romani nell’intera Sicilia è notevole e di alcuni di essi rimane ancora parte della struttura, come testimoniato dal libro dell’Arch. Luigi Santagati “Ponti antichi di Sicilia dai greci al 1778, in cui sono stati individuati oltre 500 opere, tra quelle scomparse e quelle ancora visibili. La Sicilia settentrionale, peraltro, è l’area con il maggior numero di ponti costruiti in epoca romana, lungo l’asse della via Valeria Pompeia, nelle zone di Tusa, Caronia, Sant’Agata di Militello e Militello Rosmarino. Inoltre, va sottolineato come la S.S. 113 sia stata realizzata seguendo il vecchio tracciato romano, “inglobando” al proprio interno le opere realizzate circa due millenni orsono.

Purtroppo, di questi ponti così pregevoli sul piano architettonico non ci si prende cura come, invece, sarebbe opportuno, tanto che alcune strutture risultano totalmente o parzialmente crollate ed altre si trovano in stato di abbandono. Anche per questo l’incontro di sabato 11 maggio assume particolare importanza: si vuole concentrare l’attenzione su beni preziosi che riguardano la nostra storia e che, in passato, hanno rappresentato strumenti fondamentali per l’evoluzione delle vie di comunicazione e, di conseguenza, per l’intensificazione degli scambi commerciali e non solo.

Il Club Amici di Salvatore Quasimodo, inoltre, vuole rivolgere un ringraziamento ai già citati relatori per aver accettato l’invito, al dott. Enzo Princiotta, Presidente del Consorzio “Tindari Nebrodi”, per aver concesso il patrocinio all’evento ed a Don Enzo Smriglio, parroco della Cattedrale di Patti, per aver messo nuovamente a disposizione la suggestiva Galleria Normanna nella quale, peraltro, saranno esposti dei pannelli che racconteranno l’evoluzione della viabilità e dei ponti romani.