Non si tratta forse della personalità politica più amata, soprattutto da parte dei destinatari della famosa riforma in materia di diritto del lavoro e pensionistica che da lei prende il nome e che è stata e continua ad essere al centro del dibattito politico; allo stesso tempo, da altri il suo operato è stato valutato positivamente, in particolare nell’ottica della salvaguardia dei conti pubblici. Parliamo dell’ex Ministro Prof.ssa Elsa Fornero, la quale sarà ospite dell’Università degli Studi di Messina il 2 maggio prossimo, presso l’Aula Magna del Rettorato, nell’ambito del corso di Laurea in Management d’Impresa e delle lezioni di Macroeconomia e Politica economica. La Prof.ssa Fornero, già Ordinario di Economica Politica nell’Università degli Studi di Torino, terrà un seminario dal titolo evocativo: Chi ha paura delle riforme. Illusioni, luoghi comuni e verità sulle pensioni. All’incontro interverranno anche il Rettore dell’Ateneo peloritano, Prof. Salvatore Cuzzocrea ed il Direttore del Dipartimento di Economia, Prof. Michele Limosani.
Certamente, visto l’argomento del seminario, il punto cruciale intorno al quale si articoleranno le riflessioni che verranno proposte non potrà che essere quello delle riforme “lacrime e sangue” che caratterizzarono l’esecutivo del Prof. Mario Monti, governo del quale Elsa Fornero è stata Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, con delega alle Pari opportunità. In particolare, come noto, uno dei provvedimenti più contestati fu proprio quello relativo al sistema pensionistico, rispetto al quale si sono scatenate aspre contestazioni relative alle penalizzazioni ed agli effetti negativi da esso prodotti. Tra le critiche più feroci si ricordano quelle riguardanti i cosiddetti esodati, sinteticamente definiti come “i senza lavoro, senza stipendio e senza pensione”: un effetto provocato dall’innalzamento dell’età pensionabile stabilito dalla Legge Fornero, di cui furono destinatari anche coloro che stavano per accedere proprio alla pensione, senza la possibilità di poter proseguire, intanto, il proprio rapporto di lavoro. Un tema che, oltre a costituire un “punto fisso” di varie campagne elettorali, ha rappresentato un seria difficoltà nella vita di decine di migliaia di persone.
Adesso, tra chi ha ritenuto necessarie queste misure per far quadrare i conti statali e chi ne rimane fermo oppositore, lo scontro non è cessato. L’incontro che si terrà rappresenta, dunque, un ulteriore momento di riflessione su un tema che, è certo, farà ancora molto discutere.
Benito Bisagni
