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Nel giallo A2 ecco servito il posticipo per la Virtus Roma

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Il girone Ovest della serie A2 continua a somigliare ad un giallo dall’esito scontato, con il regista Gianni Petrucci nelle vesti di Alfred Hitchcock, mentre Toti, presidente della Virtus Roma e Sindoni, patron della Benfapp, interpretano Ray Milland e Robert Cummings ne “Il delitto perfetto”, uno dei capolavori del regista inglese, il quale, peraltro, solitamente svelava solo alla fine il colpevole. Invece qui sembra che gia’ si conosca fin dalla composizione dei due raggruppamenti la scorsa estate che Roma deve tornare in serie A dopo essersene andata con un’autoretrocessione inusuale ai massimi livelli di ogni sport, mentre l’Orlandina, piccola realta’ di una regione scomoda e lontana da raggiungere, che per troppi anni si è regalata il lusso di restare nell’olimpo del disastrato basket italiano e che non può sognare una terza risalita nonostante le 28 (pardon 26 perchè 2 sono sparite misteriosamente interpretando quando serviva un regolamento che non sta nè in cielo nè in terra) partite abbiano detto a chiare lettere che i poveri paladini sono la squadra più forte del girone Ovest. E così, dopo la quantomeno tardiva esclusione di Siena che ha penalizzato soprattutto la Benfapp, ecco che, raggiunta in vetta per la terza volta in altrettante settimane da un team che vola da 8 partite, l’improvvisa esigenza televisiva “obbliga” la Virtus Roma ad ospitare Scafati con palla a due alle ore 19.15 per consentire la diretta su Sportitalia che finora, a nostra memoria, ha sempre trasmesso la A2 in anticipo. Guarda caso stavolta, con la Benfapp impegnata nella dura trasferta di Latina regolarmente dalle 18, il palinsesto consiglia lo slittamento di 75′ di un match che iniziera’ magari quando le sorti della prima ex-aequo saranno gia’ delineate ed in ogni modo all’intervallo lungo della sfida del PalaBianchini, sia Roma che una Scafati cui fara’ comodo a sua volta conoscere i risultati maturati nella sua corsa play-off, sapranno cosa significhera’ l’esito del match del PalaLottomatica. Alla faccia della regola non scritta (nelle Doa solo gli ultimi 40′ è obbligo farli iniziare alla stessa ora) che vuole sia logico far disputare in contemporanea le gare delle ultime due giornate di regular season, giusto per non dare adito a chi sostiene con forza che a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Peraltro il giornalista tifoso orlandino fino al midollo è curioso di capire se anche per la vigilia di Pasqua Petrucci e soci eventualmente tireranno fuori dall’uovo qualche altra sorpresa indigesta per la piccola realta’ di una cittadina di 13000 abitanti e dei suoi tifosi che, comunque vada, hanno ritrovato in fretta l’amore perduto dopo un’annata disastrosa, grazie ad un team coeso che vince, diverte e si diverte e che tutti, anche a Roma, sanno strameriti la promozione diretta in serie A. Chissa’ che magari il finale non sia poi così scontato.