L’8 giugno prossimo anche la città di Messina sarà teatro del gay pride o, per essere più precisi e rispettandone la “denominazione ufficiale”, dello Stretto Pride. Dell’evento si parla ormai da settimane e, dopo alcuni intoppi dovuti ad una “incerta” concessione del patrocinio da parte del Comune di Messina, anche la città peloritana ospiterà la manifestazione divenuta simbolo delle rivendicazioni dell’identità sessuale del singolo e della libera espressione di sé. Le più intense discussioni relative all’evento in programma si sono ultimamente concentrate proprio sull’accennata questione relativa al patrocinio del Comune di Messina. Un piccolo giallo, dovuto dapprima alla concessione di quest’ultimo, poi ad un successivo dietrofront e poi, ancora, ad una ulteriore riapertura del dialogo tra le parti, alla luce di un incontro tra l’Assessore alle Pari Opportunità Carlotta Previti ed il Presidente siciliano dell’Arcigay Rosario Duca.
L’incontro tra le parti è servito anche a fissare alcuni limiti, individuati peraltro nell’esigenza che l’evento rispetti i canoni imposti dall’articolo 21 della Costituzione e dall’art. 527 del codice penale: sono evidenti i richiami sia alla libera manifestazione del pensiero (e, più latamente intesa, della propria personalità), sia all’esigenza che la giornata si svolga nel rispetto del buon costume. Un bilanciamento che appare di buon senso, considerate la legittimità e l’inviolabilità del diritto di ciascuno di esprimere se stesso e di manifestare e, dall’altro lato, l’interesse a limitare alcuni eccessi che talvolta si sono verificati in altri eventi analoghi. Eccessi che, evidentemente, non sono strumenti adeguati rispetto ad una giusta rivendicazione di diritti ma che, allo stesso tempo, non possono spingere ad un qualunquistico giudizio negativo su un’intera manifestazione.
Peraltro, va sottolineato che è stata compiuta l’opportuna scelta di anticipare lo “Stretto Pride” all’8 giugno (nel resto d’Italia, gli eventi si svolgeranno il 15 giugno), poiché in quest’ultima data ricorre il primo triste e dolorosissimo anniversario della morte dei fratellini di 13 e 10 anni Francesco Filippo e Raniero Messina, scomparsi nell’incendio di un’abitazione nel centro di Messina; evento che meno di un anno fa ha lasciato sgomenta e commossa la comunità messinese e non solo.
Benito Bisagni
