Il caso di Dj Fabo e dell’On. Marco Cappato sbarca a Messina, con un importante convegno che si terrà lunedì prossimo, alle 9:30, presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Messina, dal titolo Il volto umano del diritto: visioni a confronto. Il caso Dj Fabo-Cappato e le decisioni di fine-vita. Ospite sarà proprio l’ex parlamentare dei Radicali italiani Marco Cappato, attualmente tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, il quale raccontarà direttamente i fatti che lo hanno visto protagonista e che lo hanno condotto “sul banco degli imputati” con l’accusa di aver violato l’art. 580 del Codice penale. La vicenda ha avuto un forte impatto mediatico e, come noto, ha avuto al centro la vicenda di Fabiano Antoniani, meglio conosciuto come Dj Fabo il quale, a seguito di un incidente stradale, ha perso la funzionalità del proprio corpo, rimanendo in vita solo artificialmente. Quest’ultimo, ritenendo non più dignitosa – oltre che irreversibile – la propria condizione di vita, ha espresso più volte l’intenzione, in modo assolutamente consapevole e con completa capacità di autodeterminazione, di porre fine alla propria esistenza. Una volontà esaudita nel febbraio 2017, a Zurigo, dove tali pratiche sono consentite dalla legge, contando anche sull’ausilio di Marco Cappato, il quale ha fisicamente accompagnato Dj Fabo nel luogo del proprio fine-vita. Da qui, l’autodenuncia dello stesso Cappato e l’accusa di aiuto al suicidio, dalla quale sono scaturite numerose vicende giudiziarie, a cominciare dalla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Milano, fino all’imputazione coatta dell’ex parlamentare ed al sollevamento della questione di legittimità costituzionale. Sarà proprio la Corte costituzionale a pronunciarsi sull’art. 580 c.p., nella parte in cui incrimina le condotte di aiuto al suicidio in alternativa alle condotte di istigazione e, quindi, a prescindere dal loro contributo alla determinazione o rafforzamento del proposito di suicidio. Una decisione che il Giudice delle leggi ha posticipato di un anno per – come sottolineato – consentire in primo luogo al Parlamento di intervenire con un’appropriata disciplina: quindi, la Corte ha deciso di rinviare la trattazione della questione di costituzionalità dell’articolo 580 codice penale all’udienza del 24 settembre 2019.
L’evento, curato dalle cattedre di Diritto costituzionale e di Istituzioni di Diritto pubblico dei Dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze politiche e giuridiche, si aprirà con i saluti istituzionali del Prof. Salvatore Cuzzocrea, Magnifico Rettore dell’Università di Messina, del Prof. Francesco Astone, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, del Prof. Mario Calogero, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche, della Prof.ssa Maria Piera Rizzo, Coordinatore del Dottorato in Scienze Giuridiche, del Prof. Luigi D’Andrea, Direttore della Scuola di specializzazione per le professioni legali e dell’Avv. Vincenzo Ceraolo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina.
Le relazioni con cui i lavori entreranno nel vivo saranno affidate alla presentazione di Giacomo D’Amico, Associato di Diritto costituzionale e di Alberto Randazzo, Ricercatore di Istituzioni di Diritto pubblico; successivamente, vi saranno la relazione introduttiva dell’Avv. Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni e difensore di Marco Cappato e gli interventi dei docenti Lucia Risicato, Ordinario di Diritto penale, Angelo Licastro, Ordinario di Diritto ecclesiastico, Antonio Ruggeri, Ordinario di Diritto costituzionale. Ad essi seguirà la testimonianza di Marco Cappato il quale, dunque, si soffermerà sulla vicenda Dj Fabo, narrando i fatti e le motivazioni che lo hanno spinto al compimento di questo sia simbolico, sia sostanziale, atto di disobbedienza rispetto ad un ordinamento non condiviso in tema di fine vita. Le conclusioni saranno affidate a Luigi D’Andrea, Ordinario di Diritto costituzionale.