Da giorni “rimbalza” la notizia che la Sicilia e, in particolare, Palermo, saranno le mete prescelte dal Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping, per un breve periodo di vacanza. Secondo quanto riportato da numerosi organi d’informazione, il leader cinese trascorrerà la giornata del 23 marzo prossimo nel capoluogo siciliano, con al proprio seguito un nutritissimo “staff” di assistenti, diplomatici ed addetti ad un imponente servizio di sicurezza.
La visita in programma è la prosecuzione di un impegno ufficiale che porterà il Presidente Jinping a Roma, finalizzato ad una serie di incontri istituzionali; pertanto, in virtù dell’evento, sembra che le misure di sicurezza in preparazione della giornata del 23 marzo siano particolarmente imponenti, con particolare attenzione per i luoghi che verranno visitati (tra tutti, il Teatro Massimo e Palazzo dei Normanni), all’aeroporto Falcone e Borsellino ed alle strutture che ospiteranno il soggiorno degli interi apparati. Oltre ai luoghi citati, il Presidente Jinping potrebbe anche voler incontrare i numerosi propri connazionali residenti a Palermo ed in provincia.
La visita di Xi Jinping conferma, ancora una volta, che il “brand” Sicilia riscuote grande successo in tutto il mondo e che il pregio del patrimonio artistico e culturale dell’Isola è in grado attira anche “turisti d’eccezione”. Tra l’altro, Palermo non è nuova ad appuntamenti di questo tipo: lo scorso novembre il capoluogo siciliano ha ospitato il vertice internazionale avente ad oggetto la complicata situazione della Libia ed anche in quell’occasione le misure di sicurezza messe in campo furono di altissimo livello. Ovviamente, non è dato sapere se l’arrivo del Presidente cinese sia legato ad altre motivazioni, in particolare di natura politico-istituzionale; ma, quel che è certo, è che anche se l”’incursione” a Palermo non dovesse essere dettata dal mero piacere di vestire i panni del turista per un giorno, a Xi Jinping non mancherà l’occasione di assaggiare un cannolo o una cassata, ma solo dopo aver scoperto la momentanea felicità che pane e panelle, sfincione, pani ca meusa e acciughe a beccafico possono regalare.
Benito Bisagni
