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La costa tirrenica e l’erosione, Musumeci venerdì a Patti

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Il CineTeatro Comunale “Beniamino Joppolo”, ospiterà venerdì 22 febbraio la conferenza “Cosa resterà della costa” con la partecipazione del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Al Governatore saranno affidate le conclusioni in merito al grave fenomeno erosivo che affligge le coste siciliane e, in modo significativo, quelle tirreniche. L’idea che verrà presentata sarà quella dell’utilizzo dei muri a secco per contrastare il fenomeno dell’erosione costiera, proposta da Corrado Monaca, responsabile dei laboratori tecnologici e di ricerca Betontest srl.

Tra i relatori della giornata di studio vi saranno importanti esperti e rappresentanti istituzionali: dopo i saluti del Sindaco di Patti Mauro Aquino e dell’Assessore regionale al Territorio e all’Ambiente Salvatore Cordaro, interverranno Giovanni Randazzo, docente di Geologia ambientale e di Cartografia e dinamica costiera presso il Dipartimento di Scienze matematiche e informatiche, Scienze fisiche e Scienze della Terra dell’Università di Messina; Enrico Foti, docente di Idraulica presso il Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura dell’Università di Catania; Maurizio Ferla, responsabile del Centro nazionale per la protezione della fascia costiera e l’oceanografia operativa dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale (Ispra); Giuseppe Battaglia, dirigente generale del Dipartimento dell’Ambiente della Regione siciliana; Salvatore Cocina, dirigente generale ad interim dell’Autorità di bacino della Regione; Maurizio Croce, commissario straordinario per i rischi del dissesto idrogeologico.

Il nucleo portante del progetto che sarà illustrato poggia sull’utilizzo di architetture in pietra a secco contro l’erosione ed il dissesto idrogeologico; fenomeni, questi ultimi che, nel tempo, hanno causato gravi danni alle coste siciliane, spesso influendo sulla fruibilità di aree di notevole interesse paesaggistico e balneare e, ancora, sulla sicurezza dei cittadini. L’utilizzo dei muri a secco – tipici dell’hinterland ragusano – potrebbe dimostrarsi, ove efficace, anche un modo per salvaguardare l’integrità ambientale delle zone interessate.

Sarà dunque particolarmente interessante capire in che modo possa trovare attuazione tale progetto e come politici ed amministratori, oltre che cittadini ed altri soggetti, accoglieranno le proposte che verranno illustrate nel corso dell’incontro.