La Corte di Cassazione ha riaperto il procedimento giudiziario sulla morte di Emanuela Pruiti, la ragazza di Naso morta nel marzo 2007 in un incidente sull’autostrada A20 nei pressi dello Svincolo di Milazzo. La Cassazione ha accolto il ricorso proposto dal Procuratore Generale della Corte d’Appello di Messina e dalle parti civili, i genitori della ragazza Giuseppe Pruiti e Anna Maria Bertolino. Annullata la sentenza d’appello con cui erano stati assolti Salvatore Siracusa e Gaspare Sceusa, direttore tecnico e responsabile del settore tecnico del Consorzio Autostrade Siciliane, accusati di non aver controllato riguardo al presenza delle barriere di protezione laterale nel tratto di autostrada in cui avvenne la tragedia. Emanuela Pruiti, infatti, stava rientrando a casa dopo aver sostenuto gli esami di ammissione alla Facoltà di Medicina a Messina quando finì nella scarpata adiacente alla corsia di entrata e uscita dello svincolo di Milazzo. La Cassazione ha rinviato gli atti alla Corte d’Appello di Reggio Calabria ritenendo carente la motivazione di assoluzione.