Sant’Agata: depositato il Piano di riequilibrio pluriennale, debiti per oltre 6 mln

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    È stato depositato ieri il Piano di riequilibrio pluriennale, predisposto dall’Amministrazione Comunale di Sant’Agata Militello, che dovrà essere sottoposto alle valutazioni del Consiglio, già convocato per sabato 26 gennaio alle 16. “Sin dall’avvio del mandato amministrativo, è stato necessario affrontare le profonde criticità finanziarie dell’Ente che hanno, purtroppo, assunto oggi un carattere strutturale, tale da non potere essere affrontate con gli ordinari mezzi di bilancio. – si legge nel comunicato firmato dal Sindaco Bruno Mancuso – Invero, la massa debitoria complessiva cui fare fronte, pari ad oltre sei milioni di euro, è tale che, al fine di evitare un vero e proprio default del comune, è stato necessario ricorrere, su conforme parere degli uffici finanziari e dei revisori dei conti, all’odierna procedura, avviando una profonda azione di risanamento dei conti non più rinviabile”.
    “Il Piano è finalizzato, oltre che alla copertura dei debiti rilevati, anche alla risoluzione della crisi di liquidità che ha costretto, fino ad oggi, l’Ente al continuo ricorso all’anticipazione di tesoreria e che impedisce il regolare adempimento delle obbligazioni. Attraverso le azioni previste si propone, infatti, di creare le condizioni per riequilibrare stabilmente la gestione di competenza corrente e migliorare anche i flussi di cassa. Un gruppo di lavoro interno appositamente costituito, coordinato dal Segretario Generale e supportato da una società di consulenza esterna specializzata in materia, ha svolto il compito di “screening” di tutte le posizioni debitorie, anche potenziali, che hanno trovato allocazione e copertura finanziaria nel Piano che si articola su venti annualità”.
    “I debiti più rilevanti sono rappresentati dalle sentenze esecutive derivanti da giudizi che hanno visto l’ente soccombente, già notificate ed agli atti del Comune (2,6 milioni), da debiti verso società di factoring, derivanti in massima parte da cessioni di credito di società fornitrici di energia elettrica relativamente a fatture non saldate degli anni 2016, 2017, 2018, nonché debiti con le stesse società fornitrici di energia elettrica (1,9 milioni), da spese per parcelle legali, da diversi anni in attesa di liquidazione, emesse da professionisti che nel corso del tempo hanno assunto la difesa dell’ente in vari procedimenti civili ed amministrativi (€ 800 mila), da debiti per lavori di somma urgenza non regolarizzati, realizzati negli anni 2016, 2017 e 2018 (€ 580 mila). Tra i contenziosi quello di importo più rilevante (oltre 1,7 milioni di euro) risale ai primi anni ’90, riguarda il primo lotto della circonvallazione ed è stato definito nel 2017 con sentenza della Corte di Appello di Messina”.
    “A fronte della situazione debitoria, il piano, che si snoda nel periodo 2019/2038, prevede il ricorso al fondo di rotazione ministeriale per 3,7 milioni di euro nonché il blocco dell’indebitamento e l’attivazione di specifiche misura di entrata e di contestuale riduzione e razionalizzazione della spesa pubblica. Tra queste ultime, comunque, nessuna riguarderà servizi essenziali erogati ai cittadini (asili nido, servizio scuolabus, mensa scolastica, assistenza in genere)”.
    “Tra le misure a sostegno del Piano figurano, tra l’altro, l’istituzione della tassa di soggiorno, l’introduzione dei diritti sul rilascio dei titoli edilizi, la revisione degli oneri di urbanizzazione, l’esternalizzazione dei parcheggi a pagamento, l’avvio di incisive attività di lotta all’evasione fiscale, la riduzione delle indennità di carica degli amministratori”. “Il lavoro di formazione e redazione del Piano, durato diversi mesi, è stato particolarmente gravoso ed impegnativo, svolto con grande senso di responsabilità, impegno e spirito di abnegazione da parte di tutti gli uffici comunali coinvolti. Per il Comune di Sant’Agata Militello l’approvazione del Piano di riequilibrio rappresenta, allo stato attuale, un passaggio amministrativo fondamentale, ineludibile, necessario per scongiurare un dissesto finanziario più che certo e rappresenta, al contempo, l’unica concreta possibilità per le legittime speranze di crescita e di sviluppo della città, altrimenti estremamente a rischio”.