I paladini iniziano a far paura

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La Benfapp più forte di Agrigento e dell’influenza inizia a far paura perchè pur non avendo il roster di Bergamo (24 punti), Virtus Roma (22) e della stessa Latina (20 al pari di Rieti e dei paladini), sia nella corsa all’unico biglietto diretto per la massima serie che negli eventuali play-off ha forza ed imprevedibilita’ tali da poter fare bingo avendo capito che nel basket spesso vince chi difende meglio. Davide Bruttini: «Stiamo crescendo come squadra, ognuno di noi ha dimostrato di poter dare il proprio apporto alla causa. Oggi per esempio è stato importante l’ultimo periodo giocato da Bellan, come anche Mei, che ha segnato solo due punti ma che ha avuto un ruolo importante, avendo fatto quattro assist in un momento determinante della partita. Siamo cresciuti molto, ma abbiamo ampi margini di miglioramento. Laganà sta crescendo, Mobio da quando è rientrato è una certezza. Dobbiamo essere ambiziosi e lavorare con costanza. È una squadra che funziona, i risultati parlano per noi e andarla a toccare potrebbe essere un rischio». Coach Sodini invece lascia la parola ai suoi due assistenti, che l’hanno sostituito in settimana causa influenza. David Sussi: «Lo staff tecnico ha sempre lavorato come un gruppo, non solo questa settimana. Vogliamo fare i complimenti ad Agrigento che è arrivata qui con qualche problema fisico e ha dato battaglia fin quando gli è stato possibile. Poi finalmente siamo venuti fuori e si sono visti i risultati. Inoltre voglio fare i complimenti alla nostra squadra. Durante il discorso pre-partita, parlando ai ragazzi della prima azione che volevamo giocare, era ancora in dubbio la presenza di Bruttini, data l’influenza che lo ha colpito. Così come Laganà e Bellan, che comunque si sono fatti trovare pronti. Bruttini ad un certo punto abbiamo dovuto sostituirlo, dato che non si reggeva più in piedi, ma ha finito con 33 di valutazioni, 16 punti e 11 rimbalzi. È dimostrazione del fatto che la pallacanestro ad alti livelli è uno sport soprattutto per chi ha una grande testa, più che per chi ha un grande fisico». Matteo Angori: «In settimana abbiamo lavorato principalmente sulla testa dei nostri giocatori, in particolare sull’approccio difensivo e sull’aggressività che volevamo mettere in campo in casa nostra. La partita di stasera è dimostrazione del fatto che il gruppo ha lavorato bene, abbiamo concesso ad Agrigento soltanto 55 punti, di cui 36 negli ultimi 3 quarti. Questa è stata la chiave della partita. Abbiamo contenuto bene sia Bell che Cannon, quindi credo che stasera abbiamo fatto la prima vera partita solida in casa. Oggi la prova è stata corale di tutti coloro che hanno messo piede in campo. Sia Triche che Parks oggi hanno fatto una partita normale per i loro standard. Bellan ha cancellato Bell, Lucarelli ha difeso benissimo su Ambrosin, è quello che volevamo, dobbiamo continuare a farlo in casa, e poi provare a fare partite fuori casa importanti».