Patti, domenica apre la casa Diocesana di Accoglienza

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    Sarà inaugurata in prossimità del Natale e, precisamente, domenica 23 dicembre alle ore 16:30, la Casa Diocesana di Accoglienza “Sacra Famiglia” di Patti. La struttura avrà la nobile funzione di fornire ospitalità ai familiari dei pazienti ricoverati presso l’ospedale “Barone Romeo” di Patti: la finalità, dunque, è quella di assicurare un punto di riferimento a coloro i quali non sarebbe possibile, anche per ragioni di natura economica, assistere da vicino il familiare che affronta un periodo di degenza presso il nosocomio pattese. La Casa Diocesana di Accoglienza “Sacra Famiglia” avrà la propria sede nei pressi di Piazza Municipio, in via Dante Alighieri e l’inaugurazione della stessa avverrà alla presenza del Vescovo della Diocesi di Patti, Mons. Guglielmo Giombanco. Si tratta di un gesto concreto che, senza dubbio, rappresenterà un grande sostegno in favore dei familiari dei degenti ed un modo per alleviare almeno una piccola parte delle sofferenze vissute dai nuclei familiari che, loro malgrado, si trovano ad affrontare le difficoltà derivanti da patologie che richiedono un ricovero ospedaliero di un loro componente.
    Come può leggersi nel comunicato diffuso dalla Diocesi di Patti sul proprio sito web ed anche attraverso i social network, la gestione e la cura della Casa Diocesana di Accoglienza “Sacra Famiglia” sarà affidata a tre suore appartenenti all’Istituto delle Suore Francescane Insegnanti del Terz’Ordine Regolare di San Francesco. Mons. Guglielmo Giombanco, in merito all’opera che verrà intrapresa, al termine dell’ultimo ritiro spirituale tenutosi presso il Seminario pattese, si è così espresso: si tratta di una casa di accoglienza per i familiari di persone ammalate e ricoverate nell’ospedale di Patti. E’ un gesto evangelico e un servizio di carità nei confronti dei familiari che assistono i propri cari e magari non sanno dove andare. Non tutti possono permettersi un albergo. Visitando l’ospedale – ha proseguito il Vescovo – mi sono accorto di questa esigenza. E questa casa di accoglienza che inaugureremo Vuole essere una risposta alle persone che necessitano di ospitalità. Non si tratta di una ospitalità permanente, ma per i giorni necessari per l’assistenza agli ammalati. A noi, come Chiesa, non interessa il profitto economico. Non è questo il nostro compito. A noi interessa offrire servizi a nome del Vangelo. La Diocesi ovviamente si fa carico delle spese di manutenzione della Casa. E’ una “opera segno” che la Diocesi, in sintonia con la Caritas, vuole dare una risposta evangelica ad un bisogno concreto. Niente di straordinario, ma sappiamo che sono i segni che parlano non le semplici parole. A gestire la casa ci saranno tre Suore dell’Istituto delle Suore Francescane Insegnanti del Terz’Ordine Regolare di San Francesco.