Barcellona: riqualificazione della via Roma e della via Garibaldi, negati 4mln

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Restano bloccati i progetti di riqualificazione della via Roma e della via Garibaldi a Barcellona Pozzo di Gotto. Il Ministero delle Infrastrutture ha confermato il blocco dell’ultima tranche del finanziamento assegnato nel 2004 con la cosiddetta Legge Mancia. Si tratta degli ultimi quattro milioni di euro su un totale di 24 milioni, che secondo quanto riferito dal direttore generale del Mef Dott.ssa Bernadette Veca, sono andati in perenzione perchè i lavori non sono stati appalti entro i termini imposti dal Ministero. E’ stato quindi negativo l’esito dell’incontro organizzato ieri pomeriggio a Roma, grazie all’impegno del sottosegretario Alessio Villarosa, che ha ottenuto la convocazione del tavolo tecnico tra Mef e Amministrazione comunale, per definire una querelle burocratica che dura da anni.
Il sindaco Roberto Materia era accompagnato dal dirigente dell’ufficio ragioneria Elisabetta Bartolone, dal funzionario Nino Cautela e dall’assessore Nino Munafò. “L’esito del tavolo tecnico è stato purtroppo infruttuoso, nonostante gli sforzi profusi dalla delegazione del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, dalla delegazione del Mef e dallo stesso sottosegretario Villarosa. – ha dichiarato il sindaco Materia – Una posizione di netta chiusura è stata espressa dalla dott.ssa Veca che, legata a una lettura estremamente rigida delle disposizioni, per cui le gare avrebbero dovuto essere bandite e la spesa effettuata e rendicontata entro il termine di perenzione (scaduto nel 2008), ha negato ogni margine di manovra. Con l’odierna determinazione la dott.ssa Veca si è spinta perfino a disconoscere gli impegni presi dal Ministero delle Infrastrutture in vari atti, ultimo in ordine cronologico l’atto aggiuntivo proposto dallo stesso ministero e sottoscritto da entrambe le parti nel settembre 2017. La battaglia dell’amministrazione non si ferma qui e continuerà in ogni sede, anche legale, a tutela del giusto diritto nascente da atti di legge, da atti negoziali aventi natura obbligatoria e riconosciuti fino al 2017 dallo stesso Ministero”. Dalla dirigente ministeriale sarebbe arrivata la disponibilità dello Stato a recuperare le somme negata in questa fase, inserendo i due progetti già esecutivi nella prossima programmazione del Governo Nazionale.