Mercoledì mattina il personale della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo congiuntamente al personale del 3° Nucleo Subacqueo Guardia Costiera con sede a Messina, ha eseguito un sequestro di corpi morti e gavitelli posizionati nel tratto di mare prospicente la località Acqueviole del comune di Milazzo, utilizzati come abusivi punti di ormeggio per natanti da diporto.
Con il coordinamento della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, grazie all’intervento dei sommozzatori della Guardia Costiera, sono stati rimossi 16 gavitelli e boe di vario tipo e dimensioni con rispettivi spezzoni di cime di materiale vegetale, abusivamente posizionati nello specchio acqueo attiguo all’imboccatura del porto di Milazzo. Durante l’attività i sommozzatori sono riusciti altresì a rimuovere e trasferire sulla spiaggia anche 40 “corpi morti” costituiti da agglomerati cementizi e spuntoni di ferro utilizzati per ancorare le boe. Questi dispositivi realizzati ed installati illegalmente, oltre a concretizzare una occupazione abusiva di area demaniale, rappresentano un’evidente minaccia per l’ambiente marino costiero a causa del tipo di materiale utilizzato ed abbandonato in mare.
L’operazione, finalizzata alla bonifica di un tratto di litorale in prossimità della infrastruttura portuale, è stata realizzata grazie alla fattiva e concreta collaborazione della Autorità portuale di Messina e Milazzo che ha fornito i mezzi necessari alla rimozione dalla battigia di tutto il materiale rinvenuto in mare dai sommozzatori della Guardia Costiera, restituendo una vasto settore di specchio acqueo alla libera fruizione.