L’inseguimento da Torre del Lauro a S.Stefano di Camastra, i particolari dell’accaduto

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Mentre proseguono, al momento ancora senza esito, le ricerche del quarantenne sfuggito ieri mattina al posto di controllo di una pattuglia della Guardia di Finanza della Tenenza di Sant’Agata Militello, emergono ulteriori particolari sulle circostanze che hanno generato questo fatto di cronaca. I due militari delle Fiamme Gialle, erano impegnati in un servizio di controllo del territorio ed avevano stabilito il posto di blocco lungo una piazzola di sosta sulla strada statale 113 in direzione Palermo, all’altezza di Torre del Lauro. Uno dei due agenti, ha esibito il segnale distintivo usato convenzionalmente per intimare l’alt agli utenti della strada in movimento mentre sopraggiungeva il cittadino residente a Reitano a bordo di una Golf. Quest’ultimo, invece di rallentare e fermarsi, ha spinto sull’acceleratore iniziando una fuga tanto rocambolesca quanto pericolosa per l’incolumità pubblica lungo la strada in quel momento percorsa, come ogni giorno, da moltissimi veicoli. Immediatamente, i finanzieri si sono messi all’inseguimento del veicolo per svariati chilometri fino a quando, nei pressi dell’incrocio dove ha sede l’istituto agrario di Caronia, i militari avendo notato l’incuranza con la quale l’uomo è sfrecciato a folle velocità nonostante la presenza numerosi studenti dell’Istituto Agrario di Caronia sul ciglio della strada attendere gli autobus che li avrebbero riportati a casa, hanno capito che il fuggitivo non si sarebbe fermato rischiando di provocare danni ben più gravi a cittadini e automobilisti inermi. L’inseguimento è proseguito fino alle porte di Santo Stefano di Camastra dove, a pochissime centinaia di metri dal centro abitato, l’auto della Guardia di Finanza è riuscita a speronare una prima volta la vettura in fuga con la chiara intenzione di fermarla prima che potesse accadere il peggio. Il tentativo non è andato buon fine poichè, rischiando anche di travolgere uno dei due agenti intervenuti, l’uomo alla guida della Golf è riuscito a invertire la marcia dell’auto ricominciando la folle fuga a tutta velocità in direzione Messina, sempre sulla statale 113 dove, pochi km dopo a causa della perdita di una delle gomme dell’auto danneggiata nello scontro con l’auto dei finanzieri, si è ribaltata finendo la sua corsa a ridosso dei binari della linea ferroviaria che, infatti, è stata interrotta per consentire le operazioni rimozione della vettura. Da quel momento del quarantenne si sono perse le tracce nonostante il rastrellamento organizzato nella zona, sia stato predisposto immediatamente. I due agenti delle Fiamme Gialle hanno fortunatamente riportato solo lievi ferite dovute alle fasi concitate dell’inseguimento che solo grazie alla loro prontezza di riflessi, non ha provocato incidenti ben più gravi e danni alle persone.