Milazzo: ieri la conferenza conclusiva messa in sicurezza Torrente Mela

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Si è svolta ieri la conferenza di servizi conclusiva per il rilascio dei pareri necessari a dare il via libera al progetto di messa in sicurezza del torrente Mela. Un intervento per il quale la Protezione Civile ha stanziato la somma di 700 mila euro.
Ad aprire i lavori sono stati i progettisti del dipartimento della Protezione Civile di Messina i quali hanno spiegato che gli interventi consisteranno in opere di movimentazione del materiale alluvionale che ha determinato nel 2015 il sovralluvionamento “a causa del continuo apporto proveniente dall’erosione dei rilevi” e l’abbancamento lungo le sponde destra e sinistra al fine di ripristinare le originarie condizioni di deflusso idrico del tratto d’alveo interessato ricadente tra la frazione Bastione di Milazzo e Caldà di Barcellona.
Quindi i pareri favorevoli da parte della Soprintendenza, dell’Asp, dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste, dell’Arpa, del Genio Civile e dei rappresentanti dei Comuni di Milazzo e Barcellona.
«Ritengo che sulla questione la Protezione Civile ha operato nel pieno rispetto di quanto prevede la normativa – ha detto il sindaco Formica – portando al tavolo finale tutti coloro che sono chiamati a pronunciarsi. Ora si potrà procedere all’affidamento dei lavori, anche se è giusto precisare che questo intervento non prevede il rifacimento dei muri, bensì, solo il potenziamento degli argini del torrente Mela con l’abbassamento del letto del torrente per circa 140 centimetri. Inoltre si andrà ad allargare il letto del Mela per dare una nuova sagomatura del torrente».
Il sindaco ha spiegato che cosa diversa invece sarà l’intervento da quasi 6 milioni di euro provenienti dal “Patto per il Sud” che dovrebbe assicurare una sistemazione definitiva delle zone adiacenti il torrente.
Il progetto previsto dal Patto per il Sud di 5 milioni 870 mila euro è stato approvato e quanto prima verrà reso esecutivo con relativo bando di gara e appalto dei lavori.
«Anche qui ho motivo di ritenere – ha concluso Formica – che entro fine anno, al massimo gennaio, avremo definito gli adempimenti burocratici».