La famiglia Orlandina pronta a fare poker a Legnano

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Ci sara’ anche Radio Italia anni 60 con Direttissima nella trasferta delle 17.30 di domenica a Legnano, quinta fatica dell’Orlandina nel girone Ovest di serie A2 che vede i paladini in vetta ex-aequo. I lombardi hanno appena sollevato dall’incarico di capo allenatore Giancarlo Sacco. La squadra viene affidata ad Alberto Mazzetti con vice Massimo Corrado, Silvio Saini e Davide Giglietti. «Comincio la conferenza con una data, 30 marzo 2014 – dichiara Coach Sodini – ovvero l’ultima volta che Capo d’Orlando è stata prima in classifica nel campionato di A2. Andiamo a Legnano, dopo aver vinto tre partite di fila, ma non vuol dire che sarà scontato ripetersi, anche perché la stanchezza sarà uno dei principali fattori della gara di domenica, abbiamo giocatori che hanno giocato 35′ di media e dovremo essere bravi a dosare le forze. Legnano è una squadra da rispettare, anche se non vivono un gran momento, hanno due americani forti e tanti giocatori giovani ma già pronti per giocare. Giovedì li ho visti perdere contro Agrigento, che abbiamo il rammarico di non aver battuto dopo due overtime, ma sono sicuro che la squadra di coach Ciani sarà una delle protagoniste del campionato. Anthony Raffa è il loro miglior giocatore e fino a ieri era il miglior realizzatore del campionato, sorpassato solo da Parks e Triche, quindi vuol dire che tanto male non abbiamo scelto. Giordano Bortolani, play-guardia scuola Olimpia Milano, Serpilli ala piccola ex Pesaro con un ottimo tiro e dal grande futuro, Makinde London, l’altro americano contro Agrigento ha segnato 28 punti e fa della rapidità e del tiro da fuori le sue armi migliori, completa il quintetto Pozzetto che è il miglior rimbalzista offensivo del campionato. Dalla panchina escono l’esperto tiratore mancino Michele Ferri, l’altro cambio dei piccoli è Sebastiano Bianchi, forte fisicamente e molto determinato in campo, Marco Corti è il cambio dei lunghi, mentre è infortunato Benetti. La percentuale da due punti è una delle chiavi. Per ora siamo la peggior squadra per difesa all’interno del perimetro. Evitare di dare troppi possessi sarà una chiave, l’altra sarà l’aggressività difensiva: riuscire a far avere responsabilità a chi non ne ha sarà una delle nostre prerogative. Biella e stata brava a non farci correre, ma quando abbiamo corso con spaziature giuste abbiamo sempre trovato buone soluzioni. Per quanto riguarda la situazione infortuni, sapete che mancherà sicuramente Joseph Mobio, che sara’ valutato nelle prossime settimane, mentre oggi si allena per la prima volta in gruppo Simone Bellan. Per la rubrica “Dacci oggi il nostro quadro quotidiano” ho scelto il dipinto “La famiglia del pittore” di Giorgio De Chirico. Ma stavolta accanto metto un’altra immagine, una foto di Parks e Donda a fine allenamento, con Parks che mostra alcuni movimenti offensivi a Donda. Io ho allenato diversi giovani talenti prima di venire qui, ma mi sono accorto di una cosa: ad un tratto della loro crescita basta poco affinché scatti una molla per cui i giovani diventano performanti, non è un processo lineare, basta solo aspettare. Ovviamente ci deve essere il talento e la voglia di migliorarsi ogni giorno ed è quello che vedo in giovani come Laganà, Donda, ma anche Lucarelli o Mobio stesso. Io sono contento della partita di Matteo Laganà, ha fatto buone scelte, sia offensive che difensive. Sulla partita di Donda invece non ci sono interpretazioni, ha fatto diversi sbagli piuttosto elementari che non dovrebbe fare. Ma mi sono reso conto che Capo d’Orlando è un ambiente familiare. Noi siamo una famiglia al nostro interno. Il nostro gruppo è sano. Bruttini è l’emblema del padre di famiglia, Triche corregge i ragazzini. Loro stanno dando modo ai ragazzi di crescere. La mole di lavoro al quale stiamo sottoponendo i nostri ragazzi è superiore al normale. Ma, tornando al discorso di prima, al terzo errore di fila di Donda il pubblico di Capo d’Orlando ha reagito in un modo magnifico: ha applaudito il ragazzo. Questo significa che Capo d’Orlando si sta riavvicinando alla squadra. I ragazzi hanno capito qual è lo spirito col quale far affezionare il pubblico. E il pubblico si sta affezionando a questi ragazzi».