“Giglio” di Cefalù: una petizione contro la chiusura del punto nascite

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Continuano le proteste contro la paventata chiusura del punto nascite dell’Ospedale Giglio di Cefalù. Adesso anche le mamme dicono “no” e lo fanno attraverso una raccolta firme lanciata sulla pagina Facebook “Mamme per Cefalù”. Sono molte le donne che raccontano le loro esperienze nel reparto di ostetricia e ginecologia elogiando il personale medico e la sua professionalità.
“È vergognoso che si riproponga nuovamente l’eventuale chiusura del punto nascite di Cefalù, riducendone la questione a numeri piuttosto che puntare ed investire sulla qualità del servizio a beneficio del territorio e dei cittadini”.
Intanto, il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, ha inoltrato formale richiesta di audizione alla presenza dell’Assessore alla Salute, Ruggero Razza, presso la VI commissione permanente “Salute, Servizi Sociali e Sanitari” dell’Ars.
Il primo cittadino si sta battendo anche a nome della conferenza dei sindaci del distretto sanitario 33 di Cefalù, Pollina, Lascari, Gratteri, Campofelice di Roccella, San Mauro Castelverde, Collesano, Isnello e Castelbuono, Pettineo, Mistretta, Santo Stefano di Camastra, Tusa, Castel di Lucio, Motta d’Affermo e Reitano.
Lapunzina, infatti, si è detto “indignato per la notizia della predisposizione di un decreto per la chiusura del punto nascite dell’ospedale Giglio, nonostante il nosocomio sia stato inserito tra quelli classificati come presidio ospedaliero dea di I livello (Spoke) nel piano sanitario regionale”.
“Una decisione che appare ulteriormente incomprensibile in quanto il punto nascite dell’ospedale Giglio può vantare un’alta qualificazione sanitaria e di strutture ed è al servizio di un bacino di utenza che si estende, oltre ai comuni del distretto socio sanitario numero 33, anche ad altre importanti realtà dell’entroterra nebroideo e madonita e ad alcune località della costa messinese” prosegue Lapunzina.