Barcellona, controlli del fine settimana: arresti e denunce

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E’ di sette persone denunciate il bilancio di un controllo del territorio finalizzato al contrasto di illeciti di varia natura compiuto i carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto nei punti nevralgici della movida della città del Longano e dei comuni limitrofi di Terme Vigliatore, Falcone e Oliveri. Delle sette persone in questione, cinque sono state deferite in stato di libertà per porto di armi od oggetti atti ad offendere, una per inosservanza alle prescrizioni della sorveglianza speciale e l’altra per disturbo alla quiete pubblica. Grande attenzione anche al contrasto del fenomeno di guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti. In particolare, i militari dell’arma hanno svolto controlli sugli automobilisti in uscita dai locali notturni mediante l’utilizzo dell’etilometro: tre conducenti sono stati segnalati per guida in stato di ebbrezza con contestuale ritiro della patente di guida. Inoltre, sono state segnalate al Prefetto di Messina dieci persone per uso personale di sostanze stupefacenti. Il servizio ha permesso infine di controllare 125 persone e 57 veicoli e di sottoporre a fermo amministrativo un veicolo per mancanza della copertura assicurativa. Inoltre, i Carabinieri della Stazione di Falcone hanno arrestato in flagranza di reato un 40enne della provincia di Enna, accusato di minaccia, violenza e resistenza nei confronti di due appartenenti alla polizia municipale di Falcone. L’uomo, in vacanza, mentre assisteva ad una gara podistica, pretendeva di oltrepassare le barriere che servivano ad interdire il traffico veicolare e pedonale lungo quel tratto di strada comunale. Il personale della polizia locale di Falcone, dopo aver impedito all’uomo di oltrepassare le barriere e il nastro posto a delimitare il tracciato di gara, avrebbe subito minacce verbali e spintoni. Pronto l’intervento dei Carabinieri che hanno fermato l’uomo e lo hanno condotto agli arresti domiciliari, come disposto dal Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Patti, in attesa della celebrazione del giudizio direttissimo.