Dopo l’incontro pubblico della scorsa settimana in cui il Sindaco di Capo d’Orlando Franco Ingrillì ha affrontato la questione legata alla situazione finanziaria dell’ente, la minoranza consiliare presenta una interrogazione in cui chiedono dettagli sui debiti del Comune. Sandro Gazia, Gaetano Gemmellaro, Gaetano Sanfilippo, Daniela Trifilò, Alessio Micale e Angiolella Bottaro ricordano di aver “chiesto a più riprese, sia pubblicamente che nella sede istituzionale di sottoporre al vaglio dell’Organo Consiliare la reale situazione debitoria dell’Ente” e adesso, “contrariamente alle più elementari regole della politica nonché di quelle relative al dovuto rispetto istituzionale per l’intero Consiglio Comunale, organo di controllo ed indirizzo politico così come stabilito dalla legge, nel corso della conferenza stampa del 12 giugno il Sindaco ha comunicato alla stampa la sussistenza di debiti per circa 20milioni”. Oltre a questo dato, sottolinea la minoranza “desta non poca preoccupazione la possibile sussistenza di debiti “sommersi” (cd. fuori bilancio) che potrebbe determinare gravi conseguenze economiche per l’Ente e quindi per i Cittadini”. Per questo i consiglieri di minoranza chiedono al Sindaco “se ad oggi sono stati acquisiti beni, servizi e forniture di qualsiasi tipo senza un preventivo impegno di spesa, per i quali siano state recapitate (e non restituite) fatture”. Inoltre, tramite l’atto ispettivo,si chiede ”l’elenco dettagliato dei fornitori che alla data odierna vantano un credito liquido ed esigibile di qualsiasi natura nei confronti dell’Ente, per prestazioni di servizi già espletati e/o acquisizione di beni già consegnati ed utilizzati”, oltre allo “stato di fatto relativo ai contenziosi in essere ed a quelli (potenzialmente) in divenire per effetto di diffide notificate e/o azioni legali ed anche extragiudiziali intraprese” e il “dettaglio delle spese e dei compensi corrisposti ai singoli legali e quelli che si stima di sostenere per i contenziosi in essere”. I Consiglieri chiedono infine “se è stata predisposta dai Capi Area una esatta stima dell’esposizione debitoria, già maturata, per servizi e forniture inerenti il proprio settore” e se il sindaco “ritiene opportuno verificare compiutamente, oggettivamente ed in maniera efficiente ed imparziale, la reale situazione debitoria dell’Ente, notiziando ufficialmente il Consiglio comunale nella prima seduta utile”.