L’Orlandina basket sembra ferma ma non dorme

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CAPO D’ORLANDO A poco meno di un mese dall’amara retrocessione in A2, la prima in sette stagioni di serie A, l’Orlandina basket resta in un silenzio che preoccupa i suoi tifosi ma che non significa di certo immobilismo. Anzi il club è sempre in pole position se ci fosse un ripescaggio anche se tutte le squadre aventi diritto hanno gia’ provveduto nei tempi previsti dal regolamento ad inoltrare l’iscrizione cartacea e stanno organizzandosi pure per completare l’iter economico che all’inizio di luglio passera’ al vaglio della Com.Tec., il che lascia un minimo spiraglio per i paladini viste le incertezze di Pesaro e Pistoia. Nel frattempo, però, la societa’ biancoazzurra a sua volta si è iscritta alla A2 dove trovera’ Trapani e Agrigento per derby gia’ attesi, mentre è sfumato quello con gli eterni rivali di Barcellona, ko nella finale play-off di serie B. L’Orlandina quasi sicuramente ripartira’ ancora con Andrea Mazzon in panchina visto che le due parti si sono parlate e pare che ad entrambe stia bene il contratto pluriennale a quanto pare messo sul piatto dal patron Sindoni per convincere il coach veneziano, attirato anche dai programmi ambiziosi della societa’, decisa a programmare l’immediato ritorno in serie A anche perchè le promozioni in palio nel prossimo torneo saranno ben tre. Non è dato sapere se Mazzon, il cui si potrebbe essere ufficializzato a breve, abbia chiesto un vice di sua fiducia pur se in casa l’Orlandina ne ha almeno due pronti, ovvero l’eterno David Sussi, da sette anni assistente dei vari allenatori succedutisi sulla panchina della regina di Sicilia all time, da Massimo Bernardi, al Poz, Griccioli, Di Carlo e, nelle ultime 6 partite della scorsa stagione, di Andrea Mazzon. Come secondo assistente potrebbe esserci spazio anche per Jorge Silva Suarez, spagnolo anch’egli veterano dell’Orlandina, asso delle giovanili che vorrebbe un ruolo in prima squadra dopo aver bypassato lo scorso torneo poichè impossibilitato a girare mezza Europa per motivi familiari. Novita’ dovrebbero esserci nel main sponsor, nello staff manageriale e nell’ufficio stampa, mentre per quanto riguarda il roster, ripescaggio o no, la rivoluzione sara’ servita anche se non è escluso possa essere offerto un contratto al pivot Justin Knox, ottimo nell’ultimo scorcio di campionato da quando è subentrato a Delas (ora a Varese dove sara’ raggiunto dall’altro ex paladino Dominique Archie, mai così rimpianto da queste parti). Di certo dovrebbero restare i giovani Matteo Lagana’ come primo cambio del playmaker, e Andrea Donda, vice dei lunghi. Da valutare capitan Stojanovic, Stefan Nikolic e Arturs Strautins, anch’essi sotto contratto con l’Orlandina, obbligata da regolamento a poter tesserare due soli stranieri se, come sembra scontato, sara’ ai nastri di partenza del campionato di serie A2.