Sant’Agata: pesca abusiva di ricci di mare e oloturie, la Guardia Costiera sequestra le attrezzature

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Continuano le attività di contrasto alla pesca illegale svolte dal personale militare della Guardia Costiera – Capitaneria di Porto di Sant’Agata Militello al comando del Tenente di Vascello (CP) Michele Rossano.
Nella serata di lunedì, la Guardia Costiera santagatese ha sorpreso nell’ambito portuale di Sant’Agata Militello due pescatori sportivi intenti ad effettuare attività illecita di pesca subacquea sequestrando circa 60 esemplari di ricci di mare e 20 kg di oloturie, comunemente note come “cetrioli di mare”, nonchè l’attrezzatura utilizzata per la pesca subacquea. Ai pescatori di frodo sono state comminate inoltre elevate sanzioni amministrative che ammontano all’ingente somma di 2.000 euro.
I ricci di mare e le oloturie, riconosciuti all’atto dell’accertamento in stato vitale, sono stati rigettati in mare e restituiti così al naturale “habitat” ed al micro-ecosistema cui erano stati illegalmente sottratti.
L’attività di polizia svolta dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Agata Militello, da sempre impegnata nel contrasto di tali fenomeni illegali, conferma ancora una volta l’incisiva presenza ed il proficuo e costante impegno degli uomini della Guardia Costiera santagatese nell’ampia fascia costiera di propria giurisdizione, che si estende dalla foce del fiume Pollina a quella del torrente Sant’Angelo di Brolo.
La repressione della pesca illegale è uno degli obiettivi primari del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto su specifica disposizione del ministero competente, al fine di tutelare la risorsa ittica e dell’ambiente marino da un prelievo eccessivo ed incontrollato.