Oggi Oceana, l’organizzazione internazionale che lavora per salvagurdare gli oceani del mondo, ha intrapreso una spedizione nelle isole Eolie. Il viaggio di ricerca della durerà circa un mese e mira a compilare filmati e dati provenienti da zone d’acque profonde. Queste informazioni saranno utilizzate per supportare la designazione di un’area marina protetta (AMP) per salvaguardare questa straordinaria regione del Mar Tirreno dal degrado degli habitat, dalla pesca eccessiva e dall’inquinamento.
“Le isole Eolie sono punti caldi della biodiversità, a causa dei vulcani e dei monti sottomarini della regione. La spedizione di Oceana contribuirà a colmare una lacuna di conoscenze critiche sulla vita marina in acque profonde,” ha spiegato Ricardo Aguilar, direttore della ricerca per Oceana in Europa. “Il Mar Mediterraneo sta affrontando una crisi dovuta allo sovrasfruttamento delle risorse ittiche, alla perdita della biodiversità e alla distruzione degli habitat. Le aree marine protette sono lo strumento migliore per preservare questi preziosi ecosistemi e il sostentamento delle persone da essi dipendenti.”
Le Eolie sono note per essere la dimora di specie carismatiche a rischio, come capodogli e tartarughe marine, e preziose specie commerciali, come il pesce spada e il tonno rosso. Tuttavia, si sa poco sugli organismi che si trovano nelle aree più profonde. Gli scienziati a bordo dell’Oceana Ranger avranno la possibilità di esplorare e documentare la vita marina associata ad habitat rari e vulnerabili, tra cui sorgenti idrotermali che rilasciano gas derivanti dall’attività vulcanica, barriere coralline e altri elementi la cui protezione rappresenta una priorità. Questa ricerca subacquea sarà condotta utilizzando un veicolo a distanza (ROV) in grado di immergersi fino a 1000 m di profondità.
Nel 2016 il governo italiano ha assunto ufficialmente l’impegno di designare un’AMP nelle Eolie, dopo aver identificato la regione come una potenziale area da proteggere negli anni ’80. La spedizione di Oceana mira a supportare tale processo, raccogliendo dati sulla fauna selvatica che sono spesso trascurati a causa delle difficoltà tecnologiche associate alla ricerca in acque profonde. Questa ricerca marina contribuirà all’esistente progetto delle isole Eolie in corso di realizzazione da parte della Blue Marine Foundation (BLUE) in collaborazione con il Fondo di conservazione delle isole Eolie, che mira a garantire la designazione di un’AMP e al sostegno della pesca sostenibile, dello sviluppo e del turismo.