Hogue no, Jefferson per ora nemmeno, Maynor si e pronto per Trento

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E’ ufficialmente sfumato l’ingaggio di Dustin Hogue per un’Orlandina Basket che ha annunciato di non poter completarlo in quanto – come emerso da una recente disputa “arbitrata” dalla FIBA – l’atleta risulta essere ancora vincolato con la formazione coreana dei Goyang Orions e, di conseguenza, non è possibile procedere al tesseramento con il club senza versare un buyout stimato in 100mila dollari. La Betaland attende le evoluzioni del mercato (l’ex paladino Archie è stato cercato da Reggio Emilia e Virtus Bologna ma gli israeliani del Bnei Herziliya lo hanno blindato) in attesa che si presenti l’occasione di un elemento con caratteristiche interne in grado di giostrare anche a fianco di Mario Delas, che al momento non è disponibile. Esclusa per ora l’ipotesi Johndre Jefferson, a meno che non si crei l’occasione giusta sembrano esclusi rinforzi almeno fino a dopo la trasferta del 10 dicembre a Varese dove sia lui che Maynor sono ex attesi e rimpianti. Ed i primi allenamenti di Eric Maynor, nuovo playmaker della Betaland, hanno riacceso i riflettori sul PalaSikeliArchivi che tra il 2 ed il 19 dicembre sarà teatro di ben 5 gare sulle 6 che vedranno impegnate i biancoazzurri tra serie A (unica trasferta il 10 a Varese) e Champions League, competizione, quest’ultima, dove i match casalinghi saranno addirittura tre di fila con Ludwisburg (martedi 5), Gaziantep (12) e Chalon (19). Il 30enne regista Usa, ex Nba e Varese, cugino di Griffin che la scorsa stagione ha militato con la Costa d’Orlando in C Silver e che ora gioca nella serie A indonesiana, è arrivato domenica sera a Capo d’Orlando e tra una visita medica e l’altra, si è messo a disposizione di coach Di Carlo e proverà a bruciare le tappe per esordire quasi al meglio sabato sera anche se la condizione fisica e l’intesa con i nuovi compagni non può ovviamente essere al top. L’ex Oklahoma City Thunder (la formazione con la quale ha giocato più partite nella NBA, 203 tra regular season e playoff, insieme a superstar del calibro di Kevin Durant, Russell Westbrook e James Harden) è pronto a trasformare i paladini. Invece salvo miracoli sempre difficili quando si tratta di visti perchè ci sono i tempi tecnici da rispettare, l’asse nuovo di zecca col pivot non si comporrà in tempo per l’anticipo della nona di andata del massimo campionato che ritorna dopo la pausa per gli impegni delle varie nazionali, con i tre paladini in giro per l’Europa, Kulboka, Ihring e Wojciekowski, che da oggi si riaggregheranno al gruppo. Ma per il lungo verticale, atletico e con buone mani bisognerà attendere dopo che è sfumato il tesseramento di Hogue. Come alternativa proprio Maynor potrebbe consigliare Johndre Jefferson, già visto all’opera insieme al playmaker nella breve esperienza varesina, libero da vincoli con un club libanese. Ma a prescindere da chi ci sarà la Betaland, che riparte in un gruppo di cinque squadre a quota 6 punti (ottave ex aequo) tra cui proprio Trento, vuol confermare i progressi recenti, con l’eccezione dei rovesci in casa con il Neptunas ed a Brescia.