Milazzo, San Pier Niceto e Monforte San Giorgio insieme per l’integrazione

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Milazzo, San Pier Niceto e Monforte San Giorgio insieme per un progetto di sensibilizzazione che coinvolgerà i migranti che vivono sul territorio. L’iniziativa promossa dall’esperto del Comune mamertino, Giovanni Mangano, coinvolge i tre Comuni, la coop. Utopia, l’associazione di volontariato Matumaini, il Centro provinciale Istrione adulti Messina (CPIA), l’Usef – Unione Siciliana Emigrati e famiglie – e l’Associazione Cattolica esercenti Cinema (Acec). I fondi – 55 mila euro – sono stati ottenuti attraverso il bando nazionale “Periferia1” gestito da SIAE, finalizzato proprio a promuovere attività per favorire la creatività e la promozione culturale nazionale ed internazionale dei giovani. Previsti laboratori e rassegne cinematografiche che mettano al centro la figura dei migranti di prima e seconda generazione. Una delle attività principali del progetto sarà la rassegna “Luci a Sud” che si terrà nelle location individuate dalle Amministrazioni di ciascun comune. Saranno proiettati film che offrono uno sguardo sui Paesi di provenienza e che raccontano i temi dell’integrazione e dell’accoglienza.
“L’obiettivo – afferma Giovanni Mangano – è suscitare attraverso l’arte cinematografica l’interesse dei migranti presenti nel comprensorio tirrenico per approfondire le questioni legate alla loro integrazione nel territorio. Gli ultimi dati del Ministero evidenziano ad esempio che i figli degli immigrati faticano ad inserirsi nel sistema educativo, mostrando, da una parte, esiti scolastici inferiori e, dall’altra più bassi tassi di scolarizzazione”.
All’interno delle rassegne saranno allestiti degli stand enogastronomici riservati ai paesi protagonisti e realizzati anche laboratori creativi rivolti a giovani under 35 che potranno realizzare degli short video della durata massima di 5 minuti, anche attraverso l’ausilio di smartphone, ispirati proprio dai contenuti di “Luci a Sud”.
Soddisfatto il sindaco Formica. “Siamo riusciti ad ottenere il finanziamento – ha detto – per sviluppare dei percorsi che ritengo utili a contribuire alla integrazione delle comunità che si sono stabilizzate, dando spazio e possibilità di valorizzazione alle loro identità di origine. Ciò in quanto la coesistenza di più culture e la loro valorizzazione è sempre ricchezza per loro e per la società che le ospita”.