Lavoro, un anno in prima linea; il bilancio della FP CGIL anche per Tortorici, Capo d’Orlando e gli ex ATO

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REDAZIONE – La FPCGIL traccia il bilancio di fine 2016 su quanto fatto e focalizza i prossimi obiettivi da raggiungere. L’occasione per la diffusione dei dettagli dell’attività dell’anno che sta per concludersi, è stata la conferenza stampa cui hanno preso parte la Segretaria Generale Clara Crocè, Francesco Fucile componente della Segreteria, Antonio Trino coordinatore sanità pubblica, Guglielmo Catalioto coordinatore Medici FPCGIL e Giuseppe Nava, coordinatore provinciale servizi sociali. Passate in rassegna le principali vertenze del 2016, con le numerose battaglie per l’affermazione del diritto al lavoro e cercare, inoltre, di garantire le istanze di chi, ormai troppo spesso, lavora senza percepire neanche lo stipendio.
“L’anno che stiamo per lasciarsi alle spalle”, ha esordito Clara Crocé “si chiude con due aspettative: i rinnovi contrattuali per i dipendenti pubblici e la stabilizzazione dei precari siciliani, poichè l’ansia di non arrivare a fine mese è ormai diventata una costante anche per chi opera nel settore pubblico, un settore che fino a un paio di anni fa era considerato una certezza”.
L’attenzione da parte dell’organizzazione sindacale, è passata anche attraverso il comparto dei vigili del fuoco e dei ricercatori in campo sanitario. “Sul fronte degli 85 euro (impegno di incremento nel triennio) vorrei ricordare” ha proseguito Crocè, “che il rinnovo dei contratti sul versante salariale è in linea con quanto è stato fatto nei settori privati negli ultimi mesi ed in funzione del rafforzamento della contrattazione di secondo livello. Il 2017, si aprirà con l’assemblea nazione della RSU a Roma, per rendere esigibile l’accordo”.
Sul fronte del precariato, è stata approvata la Legge Regionale per la definitiva stabilizzazione di tutto il personale contrattista dei Comuni. Non c’è la certezza che entro il 31.12.2018 si riuscirà a porre fine allo scempio che dura da decenni, ma i presupposti sembrano esserci soprattutto se il Governo Nazionale condividerà la recentissima legge regionale approvata. In attesa dell’avvio del processo di stabilizzazione è autorizzata la proroga di tutti i contratti in essere.
Per il sindacato, tuttavia, la realtà degli enti locali siciliani rimane assolutamente un’emergenza. La sostenibilità finanziaria difficilmente raggiungibile per una gran parte dei Comuni, continua ad avere refluenze su tutti i lavoratori del comparto. I punti principali di caduta del sistema Autonomie Locali riguardano la tenuta finanziaria di tutti gli enti locali. I tagli ai trasferimenti e l’impossibilità di compensazione con altre entrate, nonché il blocco delle uscite per pensionamento, sta mettendo in seria difficoltà numerosi enti e per il 2017 si prevede l’incremento dei Comuni che non riusciranno a pagare gli stipendi ai dipendenti.
“Non possiamo fare a meno di ricordare alcune vertenze simbolo”, aggiungono i vertici di FP CGIL; “il comune di Tortorici dove i lavoratori sono senza stipendio da otto mesi. Il 22 dicembre abbiamo consegnato all’assessore regionale alle Autonomie locali, Luisa Lantieri. un faldone con tutte le lettere all’assessorato, alla Corte dei conti, le denunce e gli esposti presentati in questi ultimi anni dai sindacati. L’assessore, si è impegnata a cercare soluzioni ed intervenire per sbloccare le risorse necessarie almeno per poter pagare gli stipendi ai lavoratori;
il comune di Capo D’Orlando; le difficoltà economiche hanno inciso soprattutto sul personale precario che ha dovuto rivolgersi ai legali per reclamare lo stipendio e la consegna delle buste paga. Una situazione intollerabile per i precari che con uno stipendio dimezzato e non pagato da mesi stanno vivendo un periodo buio.
E’ stato un anno caratterizzato anche dal continuo impegno nel terzo settore in tutto il territorio provinciale; come non ricordare la battaglia contro l’introduzione dei voucher nel servizio di assistenza igienico personale dei disabili che frequentano gli istituti scolatici? I lavoratori che gestiscono il servizio per conto della Città Metropolitana ancora stanno pagando lo scotto della precarietà.

Il bilancio di fine anno non si può dire che sia positivo per la sanità tutta, che paga lo scotto della mancata approvazione della rete ospedaliera che deve essere redatta sotto l’effigie del decreto Balduzzi. La mancata adozione di questo agognato atto, infatti, ha avuto delle ricadute Terribili sulla politica sanitaria di tutte le aziende ospedaliere: si pensi al blocco delle assunzioni a qualunque titolo, alla impossibilità ad attuare una reale pianificazione strategica manageriale, alle tante revisioni degli atti aziendali e relative piante organiche, ai tagli di posti letto e soppressioni di unità operative propedeutici alla Balduzzi.

Per quanto concerne la situazione Igiene Ambientale Provincia di Messina, reiterata il 1 Dicembre 2016 l’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana in tema rifiuti, ricorrendo all’art 191 del dLgs. 152/2006, che proroga le ATO sino al 31 Gennaio 2017 unitamente ai Commissari Straordinari che avranno anche poteri sostitutivi nel fare decollare finalmente le S.R.R. con le dovute dotazioni organiche di personale.
ATO ME 4 :
Esempio unico in Sicilia dove un ATO continua a funzionare ed a fornire servizi normali se non di qualità ai cittadini ed agli oltre 30 comuni soci. Certo alcuni comuni si sono dotati dei Piani ARO e stanno espletando le gare d’appalto, qualcuno lo ha già fatto ( S.Teresa di Riva ) siamo impegnati affinchè i lavoratori passino nei nuovi soggetti gestori del servizio con tutte le tutele previste dalle normative e dal CCNL. Sotto il Profilo delle retribuzioni situazione sotto controllo e tranquilla i lavoratori hanno trascorso un sereno Natale.

ATO ME 2:
Non esiste più sta subendo anche la cancellazione dalla Camera di Commercio. Situazione drammatica per i circa 40 lavoratori da oltre 4 anni senza stipendi e senza lavoro pur non licenziati, per alcuni di essi ( amministrativi ) è corsa contro il tempo per la costituzione della SSR dove dovrebbero trovare collocazione, per gli altri ex comunali (operativi) alcuni sono rientrati presso i comuni di appartenenza per gli altri ancora non c’è soluzione.

ATO ME 1:
11 Amministrativi licenziati, hanno vinto le cause, in attesa di trovare collocazione nella S.R.R. Messina Provincia, per tutto il resto dei lavoratori del settore è caos totale perché ogni comune di quel territorio ha fatto ricorso alle ordinanze sindacali contingibili ed urgenti e si è chiamato a gestire il servizio chi ha voluto senza dare conto a nessuno nonostante le innumerevoli denunce. Tale pratica è ancora in corso in tutti i comuni tirrenici e nebroidei ad eccezione di Barcellona P.G. dove è stata aggiudicata la gara d’appalto per il servizio di igiene ambientale per sette anni gara vinta dalla DUSTY dove è stato addirittura implementato il personale di 8 Unità e i lavoratori Part – time sono stati passati full – time.