Mistretta, condanna per maltrattamenti in famiglia, il ruolo dello sportello antiviolenza

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MISTRETTA – L’attività dello sportello antiviolenza “Diana” di Mistretta, nato dalla collaborazione congiunta della “CO.TU.LE.VI”, presieduta da Aurora Ranno e dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Liborio Porracciolo, gestito dall’assessore ai servizi sociali, Liboria Lutri, ha svolto, con proficui risultati, la sua attività di ascolto, sostegno e giustizia alle vittime della violenza di genere. Il caso di maltrattamenti in famiglia, preso in carico dallo sportello di Mistretta, nel mese di gennaio, grazie, anche, all’azione di sostegno, posta in essere dalle professionalità operanti ed alla determinazione della vittima, ha portato alla tempestiva denuncia ed alla rapida repressione dei reati commessi. L’attività d’indagine avviata lo scorso gennaio dalla Procura di Patti, delegata ai carabinieri di Mistretta guidati dal capitano, Filippo Lo Franco, si è conclusa con il processo in cui vengono assicurate le garanzie processuali alle parti e soprattutto all’imputato. Il giudice, Andrea La Spada, su richiesta del pm, Giorgia Orlando, nell’ambito del giudizio abbreviato, chiesto dall’imputato, all’esito dell’udienza del 14 dicembre scorso, ha emesso sentenza di condanna nei confronti di M. L. P. di 52 , alla pena di due anni e dieci mesidi reclusione in quanto autore dei reati di maltrattamenti in famiglia, a moglie e figli.
Le parti offese sono state assistite e rappresentate in giudizio dall’avvocato, Francesca Tamburello che presta la propria attività professionale, anche, all’interno dello sportello “Diana”, la quale dichiara “è stata un’esperienza non solo giuridica ma umana, manifestazione di un problema sociale molto attuale e vasto che impone alle coscienze di ognuno di noi di condividere progetti di sostegno alle vittime di tutte le violenze. Dal punto di vista giuridico-processuale, la parte civile ha visto accolte tutte le richieste ritualmente formulate, risarcimento dei danni, condanna al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva e condanna alle spese processuali. Auspica che tutte le parti coinvolte nella vicenda possano superare questo momento difficile e ritrovare la giusta serenità per affrontare la vita e che, in caso di condanna definitiva, prevalga la finalità rieducativa della pena”.