Ucria: pubblico e privato insieme per la Banca del germoplasma

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UCRIA – Pubblico, privato ed istituzioni accademiche si sono uniti ad Ucria in un progetto scientifico finalizzato alla caratterizzazione delle collezioni di germoplasma vegetale conservate presso la Banca Vivente di Ucria, con particolare attenzione alla coltivazione del nocciolo dei Nebrodi.
Un’azione volta a favorire il rilancio di un’economia sostenibile indirizzata al recupero delle principali coltivazioni che caratterizzano il patrimonio agroalimentare dei Nebrodi.
Nell’ambito della conferenza “La Cultura della Pietra”, organizzata dall’Associazione Culturale Nebrodi, con il patrocinio del Parco dei Nebrodi, presso la Banca Vivente del Germoplasma di Ucria, è stata ufficializzata dal prof. Matteo Florena, anche Presidente dell’Associazione organizzatrice, la volontà della Famiglia Florena di istituire e sostenere, anche economicamente, una borsa di studio di durata semestrale, da destinare ad un giovane ricercatore dell’Università degli studi di Palermo finalizzata ad approfondire la conoscenza delle caratteristiche nutraceutiche e salutistiche della nocciola dei Nebrodi.
Il supporto economico privato, consentirà, peraltro, l’immediato utilizzo di un laboratorio di biologia applicata presso la “Banca di Germoplasma” di Ucria con l’annesso “Giardino dei Semplici”, dedicato all’illustre botanico nebroideo Bernardino da Ucria (1739 – 1796). All’impegno privato, si unirà anche la disponibilità di risorse finanziarie pubbliche.
“Investiremo nella struttura – ha annunciato ufficialmente Giuseppe Antoci, Presidente del Parco dei Nebrodi, una parte della cospicua somma, ovvero un milione e quattrocento mila euro, che la Regione Sicilia, come disposto da una sentenza, dovrà versare al Parco”.
È stato allestito anche un laboratorio biologico per la tutela e moltiplicazione del germoplasma finalizzato alla conservazione della biodiversità. La Banca vivente del Germoplasma vegetale dei Nebrodi è la prima che nasce in un Parco, ma è anche la più completa sotto il profilo scientifico. L’attività di collezione riguarda il reperimento, la difesa, la moltiplicazione e la conservazione di semi di specie forestali e di specie indigene erbacee arbustive endemiche e rare dei Nebrodi, in pericolo di estinzione.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato il Prof. Matteo Florena – è quello di trasformare la città di Ucria in un centro di cultura e ricerca scientifica. Siamo convinti che formazione e sviluppo del territorio siano un binomio imprescindibile per costruire un sano futuro nel segno della sostenibilità e recupero dell’eccellenza.”