Montalbano , rimedi naturali contro l’invasione dei ghiri

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Il comitato “Nocciolo Patrimonio da Tutelare” ha chiesto la dichiarazione dello stato di calamità naturale per i danni causati dai ghiri e dal cimiciato che hanno infestato e distrutto buona parte della produzione di nocciole. Nel corso della conferenza stampa organizzata a Montalbano Elicona sono stati denunciati gli ingenti danni riscontrati nel territorio che comprende i 23 comuni corilicoli dell’area dei Nebrodi ed in particolare: Ucria, Raccuia, Sinagra, Tortorici, Castell’Umberto, Montalbano Elicona, Roccella Valdemone. “Oggi abbiamo lanciato un vibrante grido di allarme, -ha dichiarato il professore Matteo Florena, Presidente dell’Associazione culturale Nebrodi – chiedendo la dichiarazione dello stato di calamità naturale. La costituzione del comitato nasce dalla volontà di individuare e praticare le soluzioni, in sinergia con le Istituzioni Regionali e Nazionali, in grado di arrestare questa forza distruttiva che potrebbe definitivamente annientare un settore produttivo di eccellenza per il territorio dei Nebrodi, dove la coltura risulta complessivamente rappresentata per circa 11.000 Ha. Chiediamo, pertanto, alle Istituzioni di intervenire tempestivamente per preservare e valorizzare questa risorsa fondamentale anche per la saldezza e la conservazione del territorio, oltre che per la salvaguardia dell’economia delle aree interessate”. “Questo patrimonio genetico locale – ha spiegato la giornalista Katia La Rosa, è da tutelare perché espressione di biodiversità di notevole valore sociale, culturale ed economico ed ambientale.”. Durante la conferenza sono state anche illustrate le azioni di contrasto più naturali che sarebbe possibile adottare basati sulla individuazione ed utilizzazione degli antagonisti naturali dei roditori e degli insetti che hanno attaccato e distrutto la produzione di nocciole. “ La soluzione parziale della problematica potrebbe giungere anche dalla reintroduzione di rapaci notturni quali l’allocco, il gufo comune ed il barbagianni ma,- ha spiegato l’agronomo ed esperto di settore Sebastiano Galvagno – soprattutto, nell’immediato e per riequilibrarne la consistenza, da azioni massive di prelievo ed allontanamento della popolazione di ghiro, specie animale tutelata dalle norme sulla caccia.”