Da Fitipaldo a Giorgio Galipò, i segreti di una Betaland da urlo

238

E’ ancora più dolce il day after dell’eroica missione portata a termine dalla Betaland nella tana del Brescia dagli ultimi 6 mohicani ed un ragazzo orlandino, Giorgio Galipò, 16 anni e 3 punti in 5′ di utilizzo con la sicurezza di un veterano che, alla luce del successo all’overtime, è risultato decisivo quasi quanto i 33 del fenomeno Bruno Fitipaldo, 10 assist e 44 di valutazione, già uomo mercato visto che tutti i club italiani ed europei si stanno accorgendo solo ora del fuoriclasse che è il giovane capitano dell’Uruguay, scovato con bravura e maestria dalla società paladina ed in particolare dal diesse Giuseppe Sindoni. Lui e Mario Delas, pivot firmato il 19 settembre con un contratto bimestrale che sta scadendo ma che, salvo possibili e probabili intromissioni di altre società, resterà a Capo d’Orlando fino al termine della stagione con ampia soddisfazione reciproca, sono i segreti di una squadra più forte di tutto, avversari, arbitri e, soprattutto, sfortuna, alla voce infortuni che non danno tregua ma che non hanno fermato il primo trionfo esterno, secondo di fila, dopo addirittura un overtime con una prestazione che merita di restare nella storia. Privi di Berzins, Perl, con Nicevic indisponibile e Diener a riposo precauzionale per un affaticamento muscolare, Capo d’Orlando stana la Leonessa e l’azzanna nel finale. Prestazioni monstre oltre che per Fitipaldo, per Archie (20 punti, 11 rimbalzi), Delas (19 punti, 11 rimbalzi), Laquintana (10 punti, 6 assist, 4 rimbalzi), ma decisivo, come detto, anche Giorgio Galipò autore di un canestro dall’arco in una gara terminata con lo scarto minimo, con Stojanovic, in serata no, artefice dell’assist più importante della serata, sulla rimessa a 7” dal 45′ che il pivot croato ha trasformato nel canestro del meritatissimo successo per la gioia dei 7 tifosi orlandini presenti sulle tribune. «Dedico la vittoria a chi mi ha dato la grande opportunità di arrivare dove sono, ovvero alla famiglia Sindoni. Non mi rendo ancora conto di ciò che abbiamo fatto, mi hanno regalato un sogno». Con queste parole, un incredulo e soddisfatto Gennaro Di Carlo commenta il colpo vincente della propria squadra, una vera squadra, che gioca a meraviglia, con il lavoro del suo condottiero che sta fruttando punti e spettacolo. Un gruppo indebolito dagli infortuni, ma gli ostacoli non hanno rappresentato per coach Di Carlo un motivo di arresto: «Abbiamo affrontato le difficoltà con il giusto atteggiamento. Avere fuori giocatori di talento e presentarci al match con molti dei nostri valori indisponibili non ci ha intimoriti. Il canestro decisivo della rimessa durante il supplementare è stata una soluzione positiva, valutata sulla base delle nostre possibilità. Siamo un grande gruppo, tenace, orgoglioso. Siamo stati condizionati dai falli, dalla stanchezza, ma anche per questo l’impresa, per giunta al supplementare, è ancora più eroica». Speranza e testa alla prossima gara per l’allenatore siciliano: «Questo risultato ci consente di cambiare la nostra prospettiva della stagione. Adesso ci aspettiamo di continuare sul filone positivo che abbiamo appena iniziato». Difficile nascondere l’orgoglio: «Non mi esalto mai – commenta – ma, al di là della tecnica, questa sera abbiamo dato dimostrazione di essere determinati ed intenzionati a non soccombere in nessuna situazione. Il nostro punto di forza è stato l’attacco, risultato della qualità offensiva dei nostri giocatori».