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Ruby Ter, Berlusconi verso un nuovo processo con altri 33: “Fino a ieri ha comprato per il silenzio delle Olgettine”

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114712481-dde1bac5-5235-435f-9b69-4943ba61b255“Pagate fino a ieri per il loro silenzio”. Pagate con 10 milioni di euro, sette dei quali per Ruby Rubacuori, la giovane marocchina che ha fatto scoppiare lo scandalo e in cambio dei soldi “ha falsamente negato di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi”. La procura di Milano ha ufficialmente chiuso l’indagine a carico dell’ex premier per il cosiddetto Ruby ter. L’ex Cavaliere è accusato di corruzione giudiziaria, per aver stipendiato una ventina di ospiti del Bunga Bunga per dire il falso al processo sulle “cene eleganti” di Arcore. La tesi della generosità non regge. E per lui si prospetta un nuovo processo. “Un altro tentativo della Procura di Milano di costruire contro di me delle accuse basate sul nulla – questo il suo commento – confido nell’imparzialità e nel buon senso dei magistrati giudicanti, che già mi hanno assolto per le stesse vicende con formula piena”.

Ruby Ter, 34 indagati: i protagonisti dell’inchiesta
L’ex premier avrebbe versato appunto circa 10 milioni di euro alle sue ospiti, 7 a Ruby, per ‘comprare’ la loro falsa testimonianza nel processo in cui era accusato di concussione e prostituzione minorile, concluso con la sua assoluzione definitiva. Pagamenti – versamenti di denaro, regali, case a disposizione, pagamenti di bollette e spese mediche – effettuati “fino a ieri”, come si legge dall’avviso di conclusione delle indagini. Le ospiti delle serate – è scritto – avrebbero accettato la “promessa corruttiva” dal “23 novembre 2011 alla data odierna”, cioè ieri.

LE MENZOGNE SUL SESSO CON LA MINORENNE
Secondo la procura di Milano, Silvio Berlusconi e la minorenne Ruby avrebbero avuto rapporti sessuali in incontri avuti ad Arcore. Di questo sono convinti i pm di Milano, Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, che lo evidenziano nell’avviso di conclusioni indagini recapitato all’ex premier e ad altri 33 indagati. Ruby, scrivono i pm nel loro atto “falsamente negava di aver mai avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi”. Non solo, la testimone, “falsamente negava di aver accettato la promessa di Berlysconi di ricevere ingentissime somme di denaro per “passare per pazza”, ossia per mentire nel corso dei dibattimenti”.
Ruby ter: “Dieci milioni da Berlusconi alle olgettine per comprarne il silenzio”

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GLI INDAGATI – Insieme al Cavaliere, i pm vogliono processare altre trentatré persone, accusate a vario titolo di concorso in corruzione giudiziaria e falsa testimonianza. Diciannove le ragazze che rischiano il processo; ci sono anche Carlo Rossella e l’avvocato Luca Giuliante, il presunto corruttore della giovane marocchina per conto di Berlusconi. Tra gli indagati – tra cui figurano la senatrice di Forza Italia Maria Rosaria Rossi e il cantante Mariano Apicella – anche la funzionaria di Polizia, Giorgia Iafrate, accusata di aver detto i falso su come fu affidata Ruby a Nicole Minetti la sera di maggio 2010, dopo un arresto per furto.

LE OLGETTINE A LIBRO PAGA
Numerose le ospiti alle feste di Arcore incriminate: Lisney Barizonte; Iris Berardi; Roberta Bonasia; Francesca Cipriani; Concetta ed Eleonora De Vivo; Aris Espinosa; Barbara Faggioli; Manuela e Marianna Ferrera; Maria Esther Garcia Polanco; Miriam Loddo; Giovanna Rigato; Raissa Skorkina; Alessandra Sorcinelli; Elisa Toti; Silvia Trevaini; Iona Visan. La posizione di Michelle Conceicao è stata stralciata per competenza a Brescia perché è accusata di calunnia. Agli atti dell’indagine, ci sono anche file audio rintracciati dagli investigatori della sezione di Pg della polizia, in cui sono registrate le richieste di denaro che le ospiti delle serate di Arcore facevano a Berlusconi per testimoniare il falso.

INCHIESTA FIGLIA DEI PROCESSI RUBY E RUBY BIS – Nel comunicato firmato dal procuratore Edmondo Bruti Liberati, si spiega che l’indagine è nata dalla trasmissione alla Procura da parte del Tribunale di Milano dei verbali dei processi ‘Ruby’ e ‘Ruby bis’, il primo a carico di Silvio Berlusconi, il secondo di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. I giudici che si sono occupati di questi procedimenti hanno individuato “la falsità delle dichiarazioni di numerosi testi escussi in merito a una presunta attività prostitutiva nel corso delle feste a casa di Silvio Berlusconi”.