Borgo Mistico Fest a Montalbano Elicona

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Si chiude oggi a Montalbano Elicona la prima edizione del Borgo Mistico Fest. Nato da un’idea di Fabio Bagnasco, Francesca Lucisano, Pierfabio Randazzo e Valeria Monti, il Festival ha raccolto il sostegno e l’entusiasmo di artisti e intellettuali di respiro nazionale e internazionale, tra cui il compositore Franco Battiato e il direttore d’orchestra Ennio Nicotra. Un programma della tre giorni densissimo e articolato, che si muove sui binari di storia, natura, musica, arti performative, paesaggio e narrazione, declinando il Sacro nei suoi più diversi ambiti. Stamane protagonisti i megaliti di Argimusco, tra i più suggestivi luoghi naturali del mondo per la visita guidata, a cura dell’archeoastronomo Andrea Orlando, Itinerari del cielo (pietre e stelle). Alle 16.30, la chiesa di San Michele ospiterà ancora Juri Camisasca e il suo incontro spirituale Dalle icone ai suoni mantrici, con una introduzione di Fabio Bagnasco. Due ore dopo, alle 18.30, il Castello Svevo Aragonese (Sala Arnaldo da Villanova) ospiterà la conferenza di Maurizio Baiata “I guardiani del cielo”, dal libro di Michael Wolf. Introduce Giuseppe Pisciuneri. La prima edizione del Borgo Mistico Fest si chiuderà al Castello Svevo Aragonese (Sala centrale) alle 20.30 con il concerto Endo e il suono esoterico dei Nuclearte. Il loro nuovo progetto attinge al rock, al progressive, a ritmi tribali e al reggae, fondendoli in un inedito mix lirico ed elettronico. Nato alla fine degli anni Novanta sotto l’egida della world music di Peter Gabriel, il gruppo palermitano è formato da Ramya (voce), Maurizio Cucuzza (basso), Luca Rinaudo (programming, electronic drums, backing vocals), Sergio Schifano (chitarra elettrica) e Danilo Romancino (fonico). “Borgo Mistico Fest è un festival tematico, selettivo ma aperto, sperimentale ma non elitario, che affronta delle tematiche legate alla sacralità dei luoghi – dicono gli ideatori – convinti come siamo che Montalbano Elicona è un perimetro sacro vero e proprio: dal borgo medievale all’Argimusco; ogni pietra, ogni angolo naturale, ogni squarcio visivo. Abbiamo pensato di non dare una precisa collocazione temporale a questo festival. Non sarà annuale, non sarà ciclica, ma risponderà solo all’esigenza di presentare progetti, idee che in quel momento riteniamo giuste”. “Un festival che rappresenta un salto di qualità nell’offerta culturale dei nostri territori. Una rassegna che intende promuovere un nuovo modo di fare e proporre cultura – dice il sindaco di Montalbano Elicona, Filippo Taranto – Un modo nuovo, in sintonia con tutte le programmazioni culturali più avanzate d’Europa che, grazie ai festival e alle kermesse tematiche, portano avanti un modello di turismo che è lontano dall’idea di mordi e fuggi, che sollecitano una conoscenza profonda del territorio, che ne fanno scoprire le peculiarità più segrete. Un modello culturale all’avanguardia – se mi è consentito il termine – che Montalbano Elicona vuole proporre per prima, nella speranza che altri territori in futuro orientino la loro offerta culturale verso questo modello innovativo”.