Milazzo, inizierà a novembre la bonifica nel torrente Mela

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Si è svolto ieri presso la sede del dipartimento regionale di Protezione civile un tavolo tecnico per concertare gli interventi di messa in sicurezza con ripristino degli argini del torrente Mela. Alla riunione hanno partecipato il dirigente Salvatore Biancuzzo, il vicesindaco di Milazzo, Ciccio Italiano e l’ingegnere Torre del comune di Barcellona. I lavori, finanziati per l’importo di 700 mila euro dalla protezione civile a seguito degli eventi alluvionali dell’ottobre dello scorso anno che hanno interessato le comunità residenti in prossimità del torrente Mela, inizieranno a fine novembre e sarà eseguiti dall’Esa. È stato l’ingegnere Biancuzzo, col supporto del progettista Benedetti ad illustrare le soluzioni progettuali che saranno adottate  negli ambiti di intervento che presentano le maggiori criticità nel torrente. Si procederà dunque a rinforzare gli argini e le aree di deposito del materiale movimentato, ma anche quelle del materiale sopralluvionale. «Si andrà a potenziare  – spiega Ciccio Italiano – gli  argini del torrente Mela  con l’abbassamento del letto del torrente per circa 140 centimetri e lo spostamento della sabbia eccedente verso la battigia anche al fine di frenare il fenomeno purtroppo incalzante dell’erosione. Inoltre sarà realizzato un  nuovo argine di protezione alto poco meno di 4 metri (385 cm) e si andrà ad allargare il letto del Mela per dare una nuova sagomatura del torrente». L’assessore ha poi spiegato che i Comuni di Milazzo e Barcellona hanno dato la disponibilità al posizionamento di cassoni scarrabili ove allocare i rifiuti emersi duranti i lavori di movimento terra all’interno dell’alveo. «Diciamo che questo intervento metterà in sicurezza la zona – conclude Italiano – ma l’intervento risolutivo sarà quello che verrà fatto con i 6 milioni di euro stanziati sempre dalla Protezione civile che mi auguro presto possano essere utilizzati». Intanto i tecnici comunali hanno consegnato a Catania le schede delle abitazioni e delle attività produttive che hanno subito danni a seguito dell’alluvione del 2015, chiudendo a tempo di record, appena 15 giorni, l’iter procedurale.